Documento sulla situazione politica nazionale e provinciale del PARTITO DEI COMUNISTI ITALIANI/FDS – Federazione Provinciale di AVELLINO
Documento approvato all’attivo provinciale del PARTITO DEI COMUNISTI ITALIANI/FDS – Federazione Provinciale di AVELLINO (Baiano - 4 settembre 2011) Le enormi elargizioni statali al sistema bancario e industriale per salvarlo dalla crisi esplosa nel 2007 hanno incrementato a dismisura il debito pubblico. Il direttorio europeo di Germania e Francia, che attraverso la BCE favorisce il capitale finanziario, “commissaria” l'Italia, imponendo manovre economiche per la riduzione del deficit e il pareggio di bilancio entro il 2013. Le ripetute, confuse e convulse manovre del governo Berlusconi hanno, pur nella loro pericolosa improvvisazione e contraddittorietà, un punto fermo: non toccano le rendite dei privati e scaricano sul lavoro le perdite. La crisi strutturale e organica del sistema capitalistico mondiale è aggravata in Italia dalla debolezza dell'apparato economico-produttivo – una volta distrutta la grande impresa a partecipazione statale – con una sostanziale stagnazione che da 20 anni ci fa arretrare nel confronto con gli altri paesi. La banda Berlusconi-Bossi, attaccata con un superbostik alle poltrone governative e disposta a tutto pur di conservarle, è esclusivamente interessata a salvaguardare gli interessi privati del suo capo e delle lobby di riferimento della Lega Nord. Così manda in rovina i lavoratori e la parte sana del nostro paese. Il carattere di fondo di queste manovre è spiccatamente di classe, padronale:
Il governo Berlusconi, al potere grazie al sistema maggioritario bipolare, è contro la Costituzione:
Occorre capovolgere radicalmente questa politica economica profondamente e sfacciatamente ingiusta. Essa non risolve affatto il problema dell’enorme debito pubblico e non contribuisce a rendere il nostro paese meno dipendente dalla speculazione finanziaria e dalle imposizioni della BCE. La salvezza del paese - e quella del pianeta - non verrà né da questa manovra, né dal paradigma monetarista che ci domina, né dal liberismo che depreda esseri umani e natura compromettendone presente e futuro. Occorre riproporre – sulla scorta del vittorioso referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua – l’intervento pubblico in economia. Le nostre proposte politiche e sociali, prevedono l’equità fiscale (patrimoniale, lotta all’evasione, tassazione delle rendite e dei capitali all’estero), il diritto al lavoro (difesa del contratto nazionale, rinnovo dei contratti, difesa delle pensioni), la pace (ritiro dei soldati dall’Afghanistan, fine missione in Libia, taglio delle spese militari) e cambiare politica economica per la crescita e lo sviluppo (fine di privilegi per aziende e imprenditori, finanziare gli enti locali e i servizi pubblici, investire in ricerca e istruzione, diritto alla casa, governo pubblico dell’economia). Il 6 settembre saremo al fianco della CGIL. Ufficio stampa del Partito dei Comunisti Italiani/Fds Luned́ 05 Settembre,2011 Ore: 17:07 |