Sulla paventata abolizione della provincia di Benevento

di Circolo Valle Caudina del Partito dei Comunisti Italiani – Federazione Giovanile Comunisti Italiani

Il futuro della Provincia di Benevento non può prescindere dal tema della Città Caudina e viceversa. In passato, da più parti (forze politiche, sindacati, associazioni culturali, architetti, giornalisti) è stata manifestata la volontà di creare la Città Caudina affinché potesse, senza annullare le peculiarità del singolo comune, rappresentare le istanze di un territorio e di una popolazione con caratteristiche omogenee sotto il profilo socio-economico e geo-morfologico.
In un momento di forte crisi economica che sta attanagliando le varie comunità locali, soprattutto del Mezzogiorno d’Italia, non ci soffermiamo a dare giudizio sull’abolizione delle provincie sotto i 300 mila abitanti e dalla soppressione dei piccoli comuni, quelli aventi fino a 1000 residenti. Non possiamo derubricare dall’agenda politica un dibattito che più volte è stato affrontato, ma sempre snobbato per interessi di bottega. Occorre un’attenta analisi e una schietta discussione sulla vicenda, affrontando ogni singolo aspetto sotto il profilo sociale, economico, culturale e pianificatorio-territoriale.
Fin dagli anni settanta si sono tenuti convegni, dibattiti allo scopo di superare la frantumazione dell’unicum territoriale e civile e definire un’idea di Città Caudina.
La soppressione della Provincia di Benevento mette in discussione un patrimonio territoriale e una voce di autonomia politica-amministrativa.
Crediamo che i comuni irpini-caudini debbano porsi degli interrogativi: la distanza e collegamenti con il capoluogo provinciale; servizi sanitari (fruiscono i Poliambulatori di Montesarchio); la distanza dai presidi di primo soccorso e potrei continuare con gli ordini professionali, ecc.
Il grande tema è quale ruolo vuole svolgere la Città Caudina, un territorio politico-amministrativo di 50.000 abitanti (Moiano, Bucciano, Airola, Forchia, Bonea, Rotondi, Paolisi, Montesarchio, Cervinara, San Martino V.C., Pannarano e Roccabascerana), che diventi un’area di riequilibrio o restare la periferia della bassa irpinia e del basso sannio. Il territorio caudino, rientrando ed essendo governato da una sola Provincia, potrà essere investito dal processo di densificazione territoriale, accompagnato dal miglioramento della rete ferroviaria e di mobilità su gomma e soprattutto governare la pressione, per evitare incidenze sulla rete ecologica e sulle aree agricole più fertili o con buona biodiversità.
In questa discussione di abolizione della Provincia di Benevento, possiamo trovare il solco per riportare la Valle Caudina a essere il centro geografico, politico, economico e culturale del Sannio e della Campania. La Valle diventerà area di equilibrio, solo realizzando una città politica-amministrativa, sotto il controllo di una sola entità governativa, in questo caso la provincia di Benevento.
Non possiamo chiudere questa discussione con semplici dichiarazioni, senza aver affrontato in modo chiaro e coinvolgendo tutti e tutte, sul presente che vogliamo e quale futuro immaginiamo.
La Valle Caudina si caratterizza per la grande rilevanza ambientale, oltre che storico-culturale, essendo tutti i comuni ricompresi nella cintura del Parco Regionale del Taburno e del Parco Regionale del Partenio.
Un’idea di sviluppo che recuperi le peculiarità dei singoli paesi (tradizioni, costumi, centri storici, ecc), al fine di trasformare i centri urbani autonomi in una struttura unitaria con servizi superiori e, nello stesso tempo, un piano urbanistico comprensoriale basato sulla difesa del territorio e sulla valorizzazione delle risorse.
La valorizzazione ha sempre suggerito e suggerisce la realizzazione di città unitaria, in una logica d’integrazione e complementarietà, nell’ambito di un unico programma di sviluppo della Valle Caudina. Il passaggio con la provincia di Benevento è la soluzione da perseguire quale strumento per un riequilibrio e un migliore assetto delle diverse funzioni economiche e territoriali. Per questo è opportuno affrontarla, anche per capire se il “corteggiamento” mira solo a mantenere un ente per amore del potere. Allora, in questo caso, rappresenterà un'altra sconfitta.

I militanti del PdCI/FGCI informano che domani sera, in occasione del concerto di Giorgio Canali&Rossofuoco sarà organizzato un volantinaggio a riguardo, per poi proseguire domenica in varie piazze della Valle Caudina.

Circolo Valle Caudina del Partito dei Comunisti Italiani – Federazione Giovanile Comunisti Italiani



Mercoledì 24 Agosto,2011 Ore: 13:44