Pieno sostegno al Consiglio delle chiese degli USA nel dopo-Ferguson

di Agenzia NEV del 3/12/2014

Roma (NEV), 3 dicembre 2014 - Con un appello rivolto alla comunità internazionale ad aumentare gli sforzi a favore della protezione di rifugiati e sfollati si è concluso il Comitato esecutivo del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), svoltosi a Cipro dal 21 al 26 novembre.
Il Comitato si è raccomandato con tutti i paesi affinché attuino misure speciali per proteggere e sostenere profughi e sfollati del Medio Oriente, soprattutto siriani, iracheni e palestinesi. In particolare l'appello, prendendo spunto dal dettato biblico sull'accoglienza dello straniero, chiede maggiore sostegno finanziario e materiale per quei paesi che si trovano alle prese con popolazioni in fuga dai conflitti, ed esorta gli altri paesi a condividere in modo più equo gli sforzi che da mesi stanno sostenendo paesi come il Libano o la Giordania per l'accoglienza di profughi.
Il CEC chiede che si ponga fine ai conflitti per permettere a chi ha lasciato il proprio paese di farvi ritorno. Inoltre, esorta le parti in conflitto a "rispettare la dignità e i diritti di tutti gli esseri umani e di osservare tutti i principi del diritto umanitario internazionale sulla protezione delle popolazioni civili".
Alla comunità internazionale ha chiesto di raddoppiare gli sforzi per evitare casi di apolidia tra le popolazioni in fuga e in particolare tra i minori, semplificando le procedure di registrazione e identificazione. L’ultima raccomandazione è rivolta a tutti i paesi che non lo abbiano già fatto a firmare, ratificare e attuare la Convenzione del 1951 sui rifugiati e le Convenzioni del 1954 e del 1961 sull'apolidia.
Alle proprie chiese membro il Comitato esecutivo del CEC, ha chiesto di approfondire la riflessione rifacendosi al documento "Accogliere lo straniero: affermazioni per i leader religiosi”, il primo nel suo genere sottoscritto l'anno scorso dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR) e da numerose organizzazioni religiose impegnate nella protezione dei migranti (www.unhcr.org/51b6de419.html).
Tra le delibere del Comitato esecutivo del CEC il 26 novembre è arrivata anche quella relativa alla decisione del Grand Jury di non incriminare l'agente Darren Wilsen per l'assassinio del giovane afroamericano Micheal Brown. Nell'esprimere la propria preoccupazione per le violente proteste di Ferguson (Missouri) nel dopo-verdetto, il CEC ha dato il pieno sostegno al Consiglio delle chiese cristiane degli USA (NCCUSA) e alla sua presa di posizione di "profondo disappunto" per la decisione della Corte (vedi NEV 48/14).
Il CEC rappresenta 345 chiese cristiane (protestanti, anglicane, ortodosse, vecchio-cattoliche) in 140 paesi per un totale di più di 500 milioni di credenti.
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Sabato 06 Dicembre,2014 Ore: 16:31