Otto per mille
Il moderatore Bernardini sulla deliberazione della Corte dei Conti

di Agenzia NEV del 3/12/2014

La reazione della CELI alla deliberazione della Corte dei Conti


Otto per mille/1. Il moderatore Bernardini sulla deliberazione della Corte dei Conti
"La nostra gestione improntata su criteri di laicità, trasparenza ed efficacia"
Roma (NEV), 3 dicembre 2014 - “Valuto molto positivamente l’iniziativa di controllo della Corte dei Conti sul funzionamento e utilizzo delle risorse attribuite con l’8 per mille, anche se devo rilevare che è la prima volta che accade in quasi trent’anni di esistenza di questo particolare meccanismo", ha dichiarato all'Agenzia NEV il moderatore della Tavola valdese, pastore Eugenio Bernardini, in seguito alla deliberazione della Corte dei Conti resa pubblica lo scorso 28 novembre, sul meccanismo riguardante la ripartizione dei fondi, per cui i beneficiari “ricevono più dalla quota non espressa che da quella optata”. Per i magistrati contabili il sistema, così com'è impostato, non rispetta “i principi di proporzionalità, volontarietà e uguaglianza”. Pertanto, la Corte ritiene “opportuna una rinegoziazione" tra Stato e confessioni religiose.
Il moderatore Bernardini, apprezzando l’impianto generale dei rilievi mossi dalla magistratura contabile, ritiene "giusto chiedere criteri rigorosi sia nell’attribuzione dei fondi che nel resoconto del loro utilizzo, così come è giusto richiamare a una logica di sobrietà nelle campagne pubblicitarie. Ricordo, però, che la Chiesa valdese (Unione delle chiese metodiste e valdesi) ha orientato l’intera gestione dei fondi che le sono stati attribuiti a criteri di laicità, trasparenza ed efficacia finanziando solo opere sociali, educative e culturali in Italia e all’estero escludendo le attività di culto, la retribuzione dei pastori e la ristrutturazione o la costruzione delle chiese. Inoltre, ha sempre pubblicato rapporti dettagliati sull’utilizzo dei fondi ricevuti e svolge un’attività di monitoraggio e valutazione dei progetti finanziati".
"La Tavola valdese – prosegue Bernardini – comprende che in un tempo di crisi si possano anche ridiscutere aspetti di questo sistema: per esempio, la riduzione della percentuale dall’8 al 7 o al 6 per mille è un’ipotesi che può essere considerata, soprattutto nel quadro di un impegno dello Stato a un uso mirato e strategico dei fondi così recuperati. Utilizzare invece i fondi dell’otto per mille attribuiti allo Stato, o quelli risparmiati con un’eventuale riduzione dell’aliquota, per improvvisate finalità, come è accaduto in passato, non ci pare un criterio valido né opportuno. La Chiesa valdese è quindi pronta a dare il suo contributo per un confronto sulle criticità del sistema rilevate dalla Corte dei Conti, impegnandosi sin d’ora a difendere quel principio di laicità e di utilità sociale al quale ha improntato la sua gestione dell’8 per mille”. (Per maggiori informazioni www.ottopermillevaldese.org)
L'Unione delle chiese metodiste e valdesi figura tra i 12 competitor dell'8 per mille, insieme a: Stato, Chiesa cattolica, Unione chiese cristiane avventiste del 7° giorno, Assemblee di Dio in Italia, Chiesa evangelica luterana in Italia, Unione comunità ebraiche italiane, Unione buddhista, Unione induista, Chiesa apostolica, Sacra Arcidiocesi ortodossa d’Italia, Unione cristiana evangelica battista d’Italia.
Otto per mille/2. La reazione della CELI alla deliberazione della Corte dei Conti
Il decano Bludau: bene la richiesta di maggiore chiarezza sul meccanismo
Roma (NEV), 3 dicembre 2014 - In seguito alla pubblicazione della deliberazione della Corte dei Conti relativa al funzionamento dell'otto per mille, il decano della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI), il pastore Heiner Bludau, con un comunicato stampa del 1° dicembre ha sottolineato: “Da sempre ci ispiriamo a criteri di assoluta trasparenza nella gestione dei fondi 8xmille che gli italiani ci destinano. Proprio per questo, riteniamo che l’invito autorevole proveniente dalla Corte dei Conti al legislatore e alle parti interessate, affinché sia incrementata la trasparenza del meccanismo di raccolta e distribuzione di tali fondi, meriti la massima considerazione. D’altronde la rendicontazione CELI dei fondi 8xmille è stata effettuata sempre in totale conformità alle norme vigenti, con l'intenzione di fornire un quadro esaustivo ai cittadini, e con piena soddisfazione da parte dello Stato Italiano. Anche se gestiamo fondi che costituiscono soltanto una piccola quota del sistema, come CELI viviamo tale gestione come una grande responsabilità. E riteniamo anzi che proprio la trasparenza della gestione e l'uso virtuoso dei fondi abbiano determinato la crescita progressiva delle firme a favore della Chiesa luterana: dalle circa 40.000 del 2009 fino alle 58.500 registrate nel 2013, con una crescita pari al 45% in 5 anni. E il dato 2013 è particolarmente significativo se si pensa che equivale a oltre 8 volte il numero dei luterani in Italia”.
La CELI riunisce 15 comunità luterane dell’intera penisola, i rapporti con lo Stato italiano sono regolati dall’Intesa siglata nel 1993, è tra i 12 competitor dell’8 per mille del gettito Irpef. (Per maggiori informazioni: http:).
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Sabato 06 Dicembre,2014 Ore: 16:21