Sinodo Valdese
Il saluto di Bianchi, presidente dell’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo CEI

di Agenzia NEV del 03/09/2014

“Sto in mezzo a voi come un fratello che cerca di cantare la fatica e la gioia del vivere insieme”


Roma (NEV), 3 settembre 2014 – “Sto in mezzo a voi non come il biblico ospite di un sol giorno, del quale non si conserva memoria, ma come un fratello che cerca con voi di cantare la fatica e la gioia del vivere insieme”. Così ha esordito mons. Mansueto Bianchi, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della CEI, nel saluto che ha rivolto al Sinodo delle chiese metodiste e valdesi (Torre Pellice, 24-29 agosto). “Come cristiani siamo debitori alla nostra generazione di una parola e di una testimonianza che sia evangelica, e perciò unitaria, fraterna, sintonica tra le nostre chiese”, ha detto Bianchi ai sinodali, indicando alcuni temi di drammatica attualità: l’intolleranza che nega la libertà di coscienza e di religione, la violenza che dipinge la fede religiosa come fanatismo, l’indifferenza verso le tragedie dell’umanità, la crisi economica che spegne nei giovani la speranza e l’aspirazione al futuro. Bianchi ha quindi citato alcune iniziative promosse dagli evangelici italiani: tra queste la proposta di una nuova legge sulla libertà religiosa, progetto che la “CEI osserva con molta attenzione”; e la stesura di un appello per combattere la violenza contro le donne, promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) ma che dovrebbe vedere unite le voci di tutti i cristiani d’Italia. Mons. Bianchi è infine intervenuto anche sul Cinquecentenario della Riforma protestante del 2017, definendo questa ricorrenza “un’occasione preziosa di dialogo e d’incontro, di revisione dei nostri percorsi e di purificazione delle nostre memorie”.
Sul tema del femminicidio e sul progetto di un appello ecumenico contro la violenza sulle donne, è stata dedicata una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Gianna Urizio, presidente della Federazione delle donne evangeliche in Italia (FDEI) e la pastora Maria Bonafede, membro del Consiglio della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). “Una questione sulla quale le chiese hanno la possibilità di offrire una parola significativa nell’ambito pastorale, educativo e culturale”, ha dichiarato Bonafede. L’iniziativa, promossa dalla FCEI, intende diffondere un appello ecumenico affinché le diverse confessioni cristiane attivino progetti di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. “Abbiamo già avuto un primo riscontro positivo dalla Conferenza episcopale e speriamo di poter avere una risposta positiva anche dalle chiese ortodosse - ha sottolineato Bonafede -; la voce comune di tutti i cristiani non avrebbe solo un maggior peso, ma delineerebbe un metodo ecumenico per affrontare insieme questioni specifiche”.
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Sabato 06 Settembre,2014 Ore: 20:03