Ecumenismo. In Olanda l'incontro europeo dei Consigli nazionali di chiese cristiane

di Agenzia NEV del 28/05/2014

Al centro del dibattito, la crisi economica e le chiese


Roma (NEV), 28 maggio 2014 - La crisi economica e le chiese. Questo è stato il tema centrale dell'incontro europeo dei Consigli nazionali di chiese cristiane tenutosi a Egmond ann Zee, (Paesi Bassi), dal 20 al 24 maggio scorsi. Dagli interventi di economisti e teologi è emerso un quadro nel quale non solo le chiese, ma tutte le comunità religiose, sono impegnate a fronteggiare gli effetti della crisi. Banchi alimentari, sportelli di orientamento lavorativo o di aiuto per la gestioni dei debiti delle famiglie, sono presenti ovunque in Europa. “Le chiese stanno fronteggiando soprattutto la crisi del welfare e, in Olanda per esempio, sono direttamente contattate dalle municipalità per definire una loro attività sussidiaria rispetto al diretto intervento dell'istituzione pubblica – spiega Trinus Hoekstra, segretario del Gruppo di consulenza sulla società del Consiglio nazionale delle chiese nei Paesi Bassi -. Una sfida che le chiese devono accettare mantenendo però il loro sguardo critico sulle cause della crisi e delle disparità che essa crea”. Un contributo apprezzato è giunto anche da Adejare Oyewole, segretario generale del Consiglio delle chiese africane e caraibiche nel Regno Unito: “La crisi colpisce in modo molto più duro le comunità straniere, specialmente se composte da gente di colore, che, oltre alle difficoltà economiche deve mettere in conto anche la discriminazione e il pregiudizio”.
All'incontro hanno partecipato 18 rappresentanti di Consigli nazionali di chiese di altrettante nazioni europee. “Ci sono stati momenti di scambio di esperienze e di informazioni sulle attività intraprese nei diversi paesi, evidenziando alcune importanti convergenze, per esempio nel lavoro a favore dei migranti”, ha dichiarato Luca Baratto che all'incontro ha rappresentato la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) -. Da questo punto di vista ha suscitato particolare interesse il progetto Mediterrenean Hope della FCEI, che vede la costituzione di un osservatorio sulle migrazioni a Lampedusa e l'apertura di un centro di accoglienza a Scicli (RG). “L'incontro – ha concluso Baratto – ha ancora una volta sottolineato la singolare situazione del nostro paese: tra i 18 stati presenti, infatti l'Italia è l'unico a non esprimere un Consiglio nazionale comprensivo delle chiese cattolica, ortodosse e protestanti. Questo dato non può non farci riflettere sulla qualità del lavoro ecumenico nel nostro paese”.
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Sabato 31 Maggio,2014 Ore: 15:54