Cultura
La giuria ecumenica di Cannes ha premiato il film franco-iraniano "Le Passé"

Menzioni speciali a "Tale padre, tale figlio" (Giappone) e a "Miele" (Italia)


di Agenzia NEV del 29/05/2013

Roma (NEV), 29 maggio 2013 - Il Premio della giuria ecumenica del 66° Festival del film di Cannes è stato assegnato al film franco-iraniano "Le Passé" (Il passato) di Asghar Farahdi. "Come ci si può assumere la propria responsabilità per gli errori del passato? Con uno stile da thriller, il regista racconta la vita quotidiana di una famiglia ricomposta, dove i segreti di ciascuno e la complessità delle relazioni si rivelano poco a poco. Un film ricco, profondo, coinvolgente, che illustra bene il versetto: 'La verità vi farà liberi' (Giovanni 8:32)": è quanto si legge nella motivazione della giuria, composta da sei giurati nominati ogni anno, e sin dal 1974, dalle associazioni cinematografiche cristiane INTERFILM (protestante) e SIGNIS (cattolica).

Le menzioni speciali sono andate invece al film giapponese "Shoshite chichi ni naru" (Tale padre, tale figlio) di Hirokazu Kore-eda, e all'italiano "Miele" di Valeria Golino. Sul primo la giuria così si è espressa: "Quando un padre diventa veramente padre? Due coppie di diversi contesti sociali scoprono che i loro figli sono stati scambiati alla nascita. Il film pone in modo semplice e delicato un dilemma umano: sono più importanti i legami di sangue o l'amore che li ha uniti durante sette anni?". In riferimento al secondo invece, si legge: "il film offre uno sguardo problematico e non preconcetto su una questione attuale come l’eutanasia. Con pudore e consapevolezza espressiva, consegna alla coscienza dello spettatore i dubbi e i tormenti di una giovane donna che aiuta i malati terminali a morire con dignità, lasciando a ciascuno la libertà e la responsabilità di prendere posizione sul tema".

Della giuria ecumenica 2013 ha fatto parte l'italiana Gianna Urizio, regista della trasmissione televisiva di RAIDUE “Protestantesimo” e consigliera dell'Associazione protestante cinema “Roberto Sbaffi”. Presidente della giuria è stata la pastora riformata Denyse Muller membro del Comitato direttivo della WACC-Europe; gli altri giurati erano Tiziana Conti, Marek Lis, Gianluca Arnone e Samuel Petit.



Sabato 01 Giugno,2013 Ore: 18:43