Ecumenismo.
Il cristianesimo non č pių una religione per bianchi

di Agenzia NEV del 12/10/2011

A Manado (Indonesia) il 2° Global Christian Forum sulle nuove tendenze del cristianesimo


Roma (NEV), 12 ottobre 2011 - Il cristianesimo non è più la religione dell'”uomo bianco”. Questa è l'affermazione che si è levata con chiarezza dal 2° Global Christian Forum (GCF), tenutosi dal 4 al 7 ottobre scorso a Manado (Indonesia). L'incontro - pensato per far incontrare il maggior numero possibile di cristiani, compresi quelli appartenenti a chiese che non sono in dialogo tra loro – ha portato i circa 300 partecipanti a riflettere sulle nuove sfide e tendenze che animano le chiese nelle diverse regioni del mondo. A questo proposito, Dana Roberts della Scuola teologica dell'Università di Boston (USA) ha affermato che “la storia del cristianesimo come religione mondiale si sta scrivendo sotto i nostri occhi” in un processo di spostamento del suo baricentro dall'Europa all'Africa, all'Asia e all'America Latina. Un'affermazione suffragata dai dati forniti da Peter Crossing, ricercatore dell'Atlante del cristianesimo mondiale. Se nel 1910, data del famoso Congresso missionario di Edimburgo, il 66% dei cristiani viveva in Europa, oggi quella percentuale è scesa al 26%. Così, se il numero dei cristiani è rimasto all'incirca stabile nel corso dell'ultimo secolo, c'è invece stato “un radicale cambio di centro di gravità”, ha affermato Crossing. Per rendere visivamente l'idea, cento anni fa questo centro di gravità poteva essere individuato geograficamente intorno a Madrid; oggi è da qualche parte a sud di Timbuktu, in Mali. Nonostante questo cambiamento, il potere economico rimane ancora saldamente nell'emisfero nord nel quale si concentra l'83% delle finanze delle chiese cristiane. Rispetto a questi dati generali, Dana Roberts ha sottolineato come “la riflessione sulla missione e la testimonianza sono diventate un'urgenza per le declinanti denominazioni storiche. Allo stesso tempo, gli aderenti a nuove forme di ministero pensano alla loro testimonianza come a un recupero della cristianità primitiva, sfidando così le denominazioni più antiche”. Oltre a cercare di capire i cambiamenti in corso nel cristianesimo mondiale contemporaneo, il GCF si è concentrato sul tema generale “La vita comune in Gesù Cristo, nella forza dello Spirito santo”. Con l'incontro di Manado c'è stato infine un avvicendamento nella carica di segretario del GCF: a Hubert van Beek succede il mennonita Larry Miller che verrà insediato nella carica il prossimo 1° gennaio 2012. Al GCF hanno partecipato rappresentanti di virtualmente tutte le tradizioni cristiane: evangelicali, pentecostali, protestanti “storici”, cattolico romani e ortodossi (www.globalchristianforum.org).



Venerdė 14 Ottobre,2011 Ore: 14:34