Giornata mondiale contro l'omofobia: veglie ecumeniche dal 12 al 29 maggio in tutta Italia

di Agenzia NEV del 11/05/2011

Rainelli: “Evangelici e cattolici, insieme testimoni per un cambiamento possibile e necessario”


Roma (NEV), 11 maggio 2011 – Anche quest'anno da Palermo ad Aosta, passando per Milano, Padova, Bologna, Rimini, Torino, Genova, Catania, Roma e in tante altre città dal 12 al 29 maggio, in occasione della Giornata mondiale contro l'omofobia, evangelici e cattolici, insieme ai gruppi cristiani omosessuali, veglieranno in preghiera per ricordare le vittime dell'omofobia. “La prima giornata internazionale contro l’omofobia fu celebrata il 17 maggio del 2005, su iniziativa di Louis-Georges Tin, curatore del Dictionnaire de l’homophobie – ha ricordato Giorgio Rainelli, presidente della Rete evangelica fede e omosessualità (REFO) –. Quindici anni prima (era il 1991) l’omosessualità veniva infatti rimossa dalla lista delle malattie mentali inserite nella classificazione internazionale pubblicata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Solo tre anni fa, nel 2007, la Giornata contro l’omofobia è stata ufficialmente istituita dall’Unione Europea”.

Il 12 maggio sarà Firenze a dare il via con una veglia presso la chiesa di Santa Maria della Tosse organizzata dal gruppo Kairos con la partecipazione delle chiese valdesi, metodiste e battiste; il 15 maggio a Roma nel tempio valdese di piazza Cavour la comunità locale di concerto con la REFO e il gruppo che si occupa dei rapporti tra fede ed omosessualità si riunirà intorno alla Parola per ricordare che l’omofobia è un male da combattere in ogni sua forma, da quella plateale che porta alla violenza diretta a quella più sottilmente ed ipocritamente interiorizzata che provoca spesso danni irreparabili. Sempre il 15 maggio nella chiesa metodista di via XX Settembre alle 11, come ormai da diversi anni, la REFO organizza un culto con predicazione insieme alla comunità per condividere le esperienze di fede e riunirsi intorno alla Parola nel messaggio di salvezza e liberazione di Cristo risorto, per essere uniti e unite in una azione forte che riesca ad isolare e sconfiggere il “virus mortifero” dell’omofobia. Altro appuntamento significativo a Palermo dove si formò cinque anni fa un gruppo di cristiani omosessuali (vedi appuntamenti).

Le occasioni di preghiera per la Giornata – ha concluso Rainelli citando gli Atti degli Apostoli (10,28) 'Dio ha insegnato a non chiamar profano o impuro alcun uomo' – non vogliono essere solo la commemorazione per le vittime dell'omofobia, bensì un momento in cui credenti di diverse confessioni diventano veri e propri testimoni di un cambiamento possibile, direi, necessario”. (gmg) 

 



Sabato 14 Maggio,2011 Ore: 20:22