Ecumenismo. Il segretario generale del CEC Tveit visita i protestanti italiani

di Agenzia NEV del 15/12/2010

L'accoglienza dello straniero č stato il tema pių volte ripreso nell'incontro


Roma (NEV), 15 dicembre 2010 – “Il Consiglio ecumenico delle chiese non è semplicemente un ufficio con sede a Ginevra ma una comunione, e oggi io sono con voi per vivere ed esprimere tutto ciò che ci lega nella comune fede in Cristo”. Così il pastore Olav Fykse Tveit ha salutato la comunità raccolta la mattina del 5 dicembre per il culto domenicale nella chiesa metodista di Roma, seconda tappa del suo week-end italiano. Dopo aver incontrato il giorno prima in una udienza privata papa Benedetto XVI, Tveit ha infatti incontrato le chiese protestanti italiane membro del CEC. “Siamo grati a Tveit per aver partecipato a un nostro culto, a un momento cioè nel quale la comunione tra credenti si fa più profonda attorno alla parola di Dio”, ha dichiarato il pastore Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), ricambiando durante il culto il saluto di Tveit.

Il segretario generale del CEC ha predicato sul testo d'Avvento di Luca 12:35-40. “Vegliare – ha detto Tveit – significa non solo attendere ma essere consapevoli di ciò che accade attorno a noi”. Se poi la nostra attesa è quella del Signore Gesù che si presenta ogni giorno nel volto di ogni essere umano che cerca aiuto e salvezza, “allora il nostro vegliare consiste nell'essere al servizio di ogni essere umano che attende il nostro aiuto”. Così vegliare significa “saper accogliere lo straniero, il fratello e la sorella migrante che giungono da paesi lontani spesso con il loro carico di dolore, violenza e umiliazione”.

L'accoglienza è stato uno dei temi più volte citati nell'incontro con i rappresentanti delle chiese evangeliche italiane che è proseguito con un pasto comunitario presso la chiesa valdese di via IV Novembre, dove il pastore Tveit e la delegazione che lo ha accompagnato – composta, tra gli altri, dal pastore Martin Robra, direttore del programma del CEC sull'ecumenismo nel XXI secolo, dal pastore John Gibaut, direttore della Commissione Fede e costituzione del CEC, e da mons. Gosbert Byamungu del Pontificio Consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani – hanno incontrato, oltre al presidente FCEI, Aquilante, la vice moderatora della Tavola valdese, Daniela Manfrini, la presidente dell'Opera per le chiese evangeliche metodiste in Italia (OPCEMI), Alessandra Trotta, e la presidente del Sinodo della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI), Christiane Groeben.

Il Consiglio ecumenico delle chiese, è la più grande comunione di chiese cristiane del mondo, raggruppando 349 chiese evangeliche, ortodosse e anglicane di ogni continente in rappresentanza di oltre 560 milioni di cristiani. La chiesa cattolica non fa parte del CEC, anche se collabora con le sue istituzioni, in particolare con la Commissione Fede e Costituzione.



Venerdė 17 Dicembre,2010 Ore: 16:56