Avventisti.
Ted Wilson è il nuovo presidente degli avventisti mondiali

di Agenzia NEV del 07/07/2010

Conclusa ad Atlanta la 59a Assemblea mondiale della chiesa


Roma (NEV), 7 luglio 2010 - È lo statunitense Ted N. C. Wilson il nuovo presidente della chiesa avventista mondiale. Ad eleggerlo sono stati gli oltre 2400 delegati riunti ad Atlanta (USA) dal 24 giugno al 3 luglio scorso per la 59a Assemblea mondiale della chiesa avventista del 7° giorno. Wilson, sessantenne, sposato con tre figli, ha già ricoperto importanti incarichi di dirigenza negli Stati Uniti, in Africa e in Russia; negli ultimi dieci anni è stato uno dei vice presidenti della Conferenza generale avventista. “Cercherò la saggezza dalla Bibbia e dallo Spirito profetico”, ha affermato Wilson nel discorso di ringraziamento subito dopo la sua elezione. Wilson, che è a sua volta figlio di un precedente presidente della chiesa (Neal C. Wilson, 1979-90), succede al pastore Jan Paulsen che ha ricoperto l'incarico dal 1999. L'Assemblea avventista è stata seguita da quasi 70mila persone provenienti dai cinque continenti, a testimonianza di una chiesa in continua crescita soprattutto in Africa e America latina dove risiedono i 2/3 dei 16,3 milioni di avventisti di tutto il mondo. Nei 10 giorni d'incontro i delegati hanno affrontato questioni riguardanti la testimonianza avventista nel mondo, oltreché aspetti amministrativi e modifiche al Manuale di chiesa.
Le discussioni più importanti hanno riguardato le nuove e più rigorose procedure di designazione degli operatori della chiesa che hanno a che fare con i minori, la riflessione sulla teologia della creazione, l'esplicita definizione del matrimonio come unione “tra un uomo e una donna”, la consacrazione delle donne diacono. Queste ultime due questioni hanno suscitato un'appassionata discussione. Secondo una minoranza, la pur condivisa precisazione sulla natura del matrimonio rischierebbe di far apparire la chiesa avventista un luogo ostile agli omosessuali, provocandone l'uscita o impedendone l'adesione. La mozione che avrebbe permesso la consacrazione delle donne diacono nelle Regioni della chiesa ad essa favorevoli è stata invece sconfitta per le preoccupazioni della maggioranza, costituita soprattutto dai delegati africani, secondo la quale questa decisione costituirebbe un primo passo verso la consacrazione delle donne pastore. La discussione tuttavia ha portato alla costituzione di un comitato che, in vista della prossima Assemblea generale, tra cinque anni, rifletta sul senso della consacrazione nella teologia e nella pratica avventista.


Giovedì 08 Luglio,2010 Ore: 12:05