Edimburgo/2.
Domenica prossima in tutte le chiese cristiane una preghiera ecumenica

di Agenzia NEV del 09/06/2010

L'iniziativa lanciata all'unisono dai rappresentanti protestante, cattolico, e ortodosso


Roma (NEV), 9 giugno 2010 - In occasione della Conferenza missionaria mondiale “Testimoniare Cristo oggi”, tenutasi dal 2 al 6 giugno a Edimburgo (Scozia), le chiese italiane - evangeliche, cattoliche e ortodosse – invitano per domenica 13 giugno i cristiani in tutta Italia a dedicare una preghiera comune all’ecumenismo.
Con una lettera congiunta a firma di Massimo Aquilante, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), Gennadios Zervos, arcivescovo-metropolita ortodosso d’Italia e di Malta ed Esarca per l’Europa meridionale, ed Ercole Lupinacci, vescovo di Lungro già presidente della Commissione episcopale per l'ecumenismo e il dialogo della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), inviata lo scorso 25 maggio alle chiese italiane, i tre rappresentanti si augurano che il 13 giugno sia vissuta come una giornata di memoria e di ringraziamento.
"Il 23 giugno del 1910 a Edimburgo, in Scozia, si concludeva la prima Conferenza missionaria mondiale, un evento che avrebbe lasciato un segno nel cammino delle Chiese cristiane e che viene spesso indicato come l’atto di nascita del movimento ecumenico moderno, già in precedenza promosso e sostenuto dalla storica Enciclica del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli del 1902, scritta 'con spirito nuovo, pieno di carità e solidarietà' -, si legge nella missiva -. Certo, i missionari presenti erano tutti dell’ambito protestante e anglosassone. Ma Edimburgo, per l’ampio respiro della sua pressante riflessione sul senso dell’evangelizzazione e per la ricerca appassionata di unità della Chiesa, è universalmente riconosciuto come il primo passo di quel movimento che ha cambiato profondamente i rapporti tra i cristiani. Ai missionari evangelici radunati a Edimburgo è apparso subito chiaro, infatti, che la divisione tra le Chiese è tra i maggiori ostacoli all’annuncio dell’evangelo: come annunciare la riconciliazione di tutti in Gesù Cristo, se la sua stessa comunità si presenta così frammentata?” Una domanda che ancora oggi coinvolge le chiese cristiane, scrivono Aquilante, Zervos, e Lupinacci, che appunto invitano ad una “giornata di memoria e di ringraziamento, di riflessione e di preghiera”.
La Società Biblica, in un comunicato stampa diffuso alla vigilia della Conferenza di Edimburgo, si unisce alla CEI, alla Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta e alla FCEI, ricordando come la stessa Società Biblica Britannica e Forestiera è stata uno dei promotori più attivi dell’incontro di Edimburgo nel 1910, al quale partecipò “con ben 64 delegati, tra i quali il segretario generale John Ritson, molti membri dei suoi diversi Comitati, sia inglesi che stranieri. Lo scopo e lo spirito della Società Biblica erano chiaramente rappresentati dai suoi 11 delegati stranieri di 4 nazionalità diverse, che provenivano da 10 denominazioni cristiane, che parlavano ben 25 lingue diverse. Lavorando nei quattro continenti, erano responsabili della diffusione della Bibbia tradotta in alcune centinaia di lingue in mezzo a popoli di ogni credo. I delegati della Società Biblica rappresentavano dunque un microcosmo, una Conferenza missionaria mondiale in miniatura”.
Il prossimo 27 giugno, nella notte, la rubrica televisiva “Protestantesimo” di RAIDUE dedicherà un servizio alla Conferenza di Edimburgo a cura di Gianna Urizio.


Venerd́ 11 Giugno,2010 Ore: 10:27