Signori, è Forte dei Marmi non la Samaria. E poi chissà da dove sono arrivati con tutte quelle loro chincaglierie, ma di sicuro non vengono dalla Giudea. Insomma: si tratta di banali - Vùcumprà - che cercano ombra sotto un pontile e non del Messia che chiede acqua. Ma anche ripararsi all'ombra di un pontile per ritemprarsi dalla calura estiva, dopo aver percorso chilometri sull'arenile incandescente, cercando di vendere la loro mercanzia agli impomatati turisti, non è contemplato nei canoni del decoro cittadino, così come sembra assente anche l'umana pietà.
E' accaduto che il sindaco (Pd) di Forte dei Marmi, comune del versiliese, per rispondere alle lamentele dei turisti che vedevano frotte di extracomunitari, forse venditori abusivi, probabilmente pure clandestini, riposarsi al riparo nell'ombra di quel pontile, deturpandone, si presume, il paesaggio, ha deciso di recintare quell'area. E' stata, così, stesa una rete metallica per impedire, a quell'umanità povera, l'accesso all'ombra. Il sindaco ha spiegato che il provvedimento non è stato preso per togliere un riparo agli extracomunitari, ma - a difesa del decoro - e per sollevare l'attenzione sulla necessità di finanziamenti per potenziare il controllo sul territorio.
A chi gli fa notare che quello spazio era l'oasi dove potevano riposare i venditori ambulanti extracomunitari, il sindaco risponde che la disposizione - non è nella maniera più assoluta indirizzata a lasciare sotto il sole cocente gli extracomunitari che vogliono riposarsi-. Aldilà delle intenzioni, tuttavia, è ciò che succede.
Ora, mentre in tanti si staranno chiedendo cosa c'entri l'impedimento a godere di quell'ombra con l'esigenza di maggiore sicurezza, abbiamo la certezza che quella spiaggia non è la Samaria e l'ombra di quel Pontile non è il pozzo di Giacobbe, dove Gesù, stanco di camminare, era quasi mezzogiorno, si fermò a riposare.
Mimmia Fresu
Giovedì 25 Luglio,2013 Ore: 22:26