Giorno della memoria
 "Cara memoria....": il tema di una studentessa

di LAURA PICCHI

Oggi è il giorno della memoria, questo sarà un Paese normale quando avrà memoria tutti i giorni e per tutte le vittime, ad oggi quelle scomode non sono ricordate nè ci si impegna per loro nè a livello di politica locale, nè a livello di politica nazionale. Non è un paese normale. Ci sono politici troppo impegnati a dirsi quanto sono bravi, altri che depistano e sono complici, altri che fanno parte di chi ha ucciso: la mafia politico militare, altri che fanno finta di essere dalla tua parte perchè siamo magari in periodo di elezioni e poi si rivelano che fanno l'interesse degli avversari. Ci sono anche politici che fanno solo un po' di tutto quello che potrebbero, ad es. Monai e Di Stanislao di Idv con interrogazioni parlamentari per il caso Marcucci e Lorenzini e non vengono ricandidati oppure avviano inchieste sulla sanità ligure come l'attuale sindaco di Palermo Orlando, inchieste di cui non si sa più nulla. Ce ne abbiamo una varietà di politici in Italia, chi lo dice sono tutti uguali?

Allora MI UNISCO a quella studentessa che idealmente scrive nel tema una lettera alla MEMORIA:


"Cara Memoria,
Dove sei? Che fine stai facendo?
Salgono al potere partiti neonazisti, si usano simboli in puro stile Hitleriano, si uccidono le persone di colore… Ma in che mondo ci hai lasciati? Perche’ te ne vai?
Lo so perche’: tu scappi apparentemente, ma in verita’ e’ la gente che non ti vuole, ti evita, si allontana il piu’ possibile da te, o forse semplicemente non ti conosce, probabilmente si’, e’ proprio questo il problema: “la gente non ti conosce” la stupidita’ sta “rubando” i cervelli e i cuori, e i dittatori quando trovano l’ignoranza la coltivano. Ma i frutti poi mica li vendono, li raccolgono brutalmente, li sbattono in cassette di plastica verde, uno sopra l’altro, ne fanno cibo per i loro denti; e una volta azzannati dalle tiranniche fauci del “padrone”, non ce la fanno a scappare i frutti.
Allora ci devi aiutare tu, ma non ci devi aiutare a scappare dalle “fauci” ci devi aiutare a non finirci proprio: ci devi spiegare che una cosa del genere pochissimo tempo fa ha fatto morire cinquanta milioni di persone, devi raccontarcelo, devi!
Come lo costruiamo, noi giovani, un futuro senza di te?
Noi ci impegniamo, studiamo il passato ed urliamo a tutto il mondo le brutalita’ che l’hanno costruito, ma senza che la gente si fidi di te, capisca che tu sei vera, che non narri di favole con l’orco cattivo, ma racconti la triste verita’ di sei milioni di persone che trasportavano pesanti incudini in mano, magari con una scarpa sola, soffocate da un recinto spinato e che poi, una dopo l’altra, sono state uccise dalla noncuranza di una mano armata, chi lo capisce che non puo’ esserci futuro? Come glielo diciamo alle persone qua intorno che non c’e’ speranza?
C’e’ bisogno di te: prendi il cuore, la mente di ogni individuo e portalo a ragionare, non perderti in chiacchere dicendo che ciascun uomo deve avere la dignita’ di un altro, che il mondo e’ bello perche’ e’ vario, quello lo capiscono in pochi, sii concreta, diretta, di’ che non c’e’ futuro senza di te, che tutto andra’ ad aggravarsi, non poco. Spiegalo che una delle poche speranze sei tu, l’aspettativa, la possibilita’.
Resisti, ti prego, non darla vinta agli stupidi, rimani, perche’ solo cosi’ sara’ possibile andare incontro alla soluzione alle numerose ingiustizie dell’umanita’ attuale.
Con affetto Irene" (FONTE REPUBBLICA.IT)

GRAZIE IRENE...!
LAURA PICCHI



Domenica 27 Gennaio,2013 Ore: 09:43