CRISI COSTITUZIONALE (1994-2009). UN’ITALIA CON "DUE PRESIDENTI" DELLA REPUBBLICA (IN "COABITAZIONE") CHE GUIDANO L’ITALIA... AVANTI TUTTA VERSO LA CATASTROFE:"FORZA ITALIA"!!!
Dopo l’attacco di Berlusconi sul Lodo Alfano, il Presidente Napolitano ribadisce: «Il capo dello Stato è un potere neutro, non finzione»
(...) il presidente ha citato Bobbio: «Posso ripetere le sue parole di una lettera del ’92? "Ci vorrebbe un po’ di equilibrio da parte di tutti". Sono parole, se ripetute ora, destinate a lasciare il tempo che trovano?» (...)
a cura di Federico La Sala
a un convegno per i cento anni della nascita di Norberto Bobbio Napolitano: «Nonostante le tensioni proseguo sereno il mio mandato» Dopo l’attacco di Berlusconi sul Lodo Alfano ribadisce: «Il capo dello Stato è un potere neutro, non finzione» * MILANO - «Per quante tensioni e difficoltà comporti l’adempiere un simile mandato, proseguirò nell’esercizio sereno e fermo dei miei doveri e delle mie prerogative costituzionali». Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano intervenendo a Torino a un convegno per commemorare i cento anni della nascita di Norberto Bobbio. POTERE NEUTRO - Napolitano torna dunque a ribadire il ruolo di neutralità del presidente della Repubblica sottolineando che ciascun Capo dello Stato che lo ha preceduto aveva una propria storia politica ma non se ne è fatto condizionare: «Così come ci sono stati presidenti della Repubblica eletti in Parlamento da una maggioranza che coincideva con quella di governo tal volta ristretta o ristrettissima, o da una maggioranza eterogenea e contingente. Ma nessuno di loro se ne è fatto condizionare. Quello del Capo dello Stato, potere neutro al di sopra delle parti, fuori dalla mischia politica, non è una finzione, è la garanzia di moderazione e di unità nazionale posta consapevolmente nella nostra Costituzione come in altre dell’Occidente democratico». VISIONE AMPIA - «L’approccio partigiano, naturale in chi fa politica, è qualcosa di cui ci si spoglia in nome di una visione più ampia - ha proseguito Napolitano -. Tutti i miei predecessori, a cominciare nel primo settennato da Luigi Einaudi, avevano ciascuno la propria storia politica: sapevano, venendo eletto capo dello Stato, di doverla e poterla non nascondere, ma trascendere». Infine il presidente ha citato Bobbio: «Posso ripetere le sue parole di una lettera del ’92? "Ci vorrebbe un po’ di equilibrio da parte di tutti". Sono parole, se ripetute ora, destinate a lasciare il tempo che trovano?». * Corriere della Sera, 15 ottobre 2009 Sul tema, in rete, si cfr.: UNA QUESTIONE DI ECO. L’orecchio disturbato degli intellettuali italiani ABUSO ISTITUZIONALE DEL NOME "ITALIA" DA PARTE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: DIMISSIONI SUBITO. Giovedì 15 Ottobre,2009 Ore: 17:32 |