PEDOFILIA
VESCOVI IRLANDA, MONS.MURRAY HA FATTO BENE A DIMETTERSI

18-12-09
(ASCA) - Roma, 18 dic - Comprensione e rispetto per la decisione presa dal vescovo Murray di dimettersi da vescovo di Limerick: li esprime, in un comunicato, il card. Sean Brady, presidente della Conferenza episcopale irlandese, commentando le dimissioni annunciate ieri da mons. Donal Murray, accusato dal rapporto Murphy di aver coperto gli abusi commessi da parte di preti della sua diocesi quando era vescovo ausiliare di Dublino. ''Come ha detto il vescovo Murray nel suo comunicato, le vittime di abuso sopravvissute devono avere il primo posto nei nostri pensieri e preghiere'', aggiunge il porporato.
Le parole del cardinale sono rivolte a tutti coloro che ''sono stati abusati da bambini dai sacerdoti'', che ''sono stati traditi e si sentono offesi dalla mancata risposta da parte della leadership della Chiesa''. ''La loro sofferenza - promette Brady - deve avere sempre la considerazione primaria in ogni valutazione degli errori del passato, come Chiesa e come individui''.
Sulle dimissioni del vescovo Murray, ha preso la parola anche l'arcivescovo di Dublino, mons. Diarmuid Martin.
''Credo - ha detto l'arcivescovo - che il vescovo Donal Murray fatto la cosa giusta, per la sua diocesi e per tutta la Chiesa irlandese''. Ed aggiunge: ''Ci sono stati gravi difficolta' a livello di gestione di struttura e comunicazione nella arcidiocesi di Dublino''. ''Il Rapporto Murphy - precisa - indica che sono state prese decisioni che hanno portato altri bambini ad essere abusati. Per questo motivo devono essere assunte le responsabilita' e si rende necessaria una radicale riforma nell'Arcidiocesi, non solo nel settore della protezione dell'infanzia''.
L'arcivescovo si dice ''soddisfatto'' dell'attuale situazione su questo tema, ma aggiunge che cio' ''richiede anche un impegno continuo''. L'arcivescovo poi fa sapere di stare lavorando sulle responsabilita' emerse dal Rapporto.
''Sto incontrando e incontrero' - ha detto - coloro che in questa diocesi sono stati citati nella relazione''. Il lavoro dell'arcivescovo ora e' quello di verificare il modo in cui ''questa arcidiocesi ha gestito'' la questione e ''sui cambiamenti che voglio e che considero vitali. Questo e' senza dubbio un periodo di profonda crisi in questa Arcidiocesi. I sacerdoti e la gente di questa diocesi vuole vedere che non ci puo' essere nessuna guarigione senza un cambiamento radicale. Insieme a molti altri, mi impegno a questo cambiamento''.
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Marted́ 22 Dicembre,2009 Ore: 10:10