Cosa c’é sotto la corona del virus

di Claudio Coppini

Per migliaia d’anni a tutte le latitudini fummo umani del tatto.
Poi d’improwviso all’inizio del terzo millennio ci svegliammo
internauti contagiati dal contatto di questo potente virus
con la corona che ci minaccia tutti. E guai a tornare indietro,
potrebbe ucciderci.
Come é possibile che siano bastati una manciata d’anni,
sprovveduti, asintomatici per alienare la millenaria consuetudine
sociale del contatto? Intanto, sulla cartina mondiale assistiamo al
colore rosso del Coronavirus crescere e spandersi dappertutto.
E ora che la frittata é fatta che si può fare?
Certo, ci vorra un bel daffare per rimediare, ripristinare,
ricominciare. Forse dovremmo avere l’umilta e il coraggio di
riavvolgere il nastro e meditare, che se tutto questo é potuto
accadere vorra dire qualcosa? Chiudere I’intelligenza nel freezer
di casa e poi dimenticarsene. Succede che un giorno va via la
corrente e il cervello si squaglia e si mescola con tutto il resto e lo
butti via. Ti accorgi in quel momento che della tua comodita tout
court ne faresti volentieri a meno.
Succede tutte le volte che l’umanita si risparmia la fatica del
vivere, combina disastri epocali.
Caro Coronavirus,
se scienza e coscienza restano mute per troppo tempo,
fino quasi a perdere la rima che le unisce, corriamo grossi rischi.
Svegliamoci, prima che -’epidemia diventi pandemia
e il gene della Memoria Umana, se lo porti via!
Pensare pensieri di Claudio Coppini



Domenica 22 Marzo,2020 Ore: 19:24