…sull’orlo di una crisi di nervi!

di Giuseppe P. Fazio

Certo che è strano, chi l’avrebbe mai detto! E’ mai possibile che nessuno si sia accorto che si stava tirando troppo la corda? Non aggiungiamo altro al triste quadro della condizione italiana. I fatti si commentano da soli…

Oggi ci si sveglia un po’ in crisi, tutti ne parlano ma nessuno sa veramente quali siano state le cause scatenanti per una crisi talmente violenta da destabilizzare il mondo intero. Colpa di un capitalismo aggressivo ed incontrollato? O semplicemente colpa nostra! I meriti, come al solito, se le cose vanno bene, vanno alla politica ma, contrariamente, se vanno male, sono da attribuire agli elettori che hanno permesso che non fosse il merito a guidare la politica, che deve per sua natura attuare il benessere sociale. Questa crisi, ovviamente, non è solo una crisi finanziaria dalle dimensioni colossali, è anche, e forse soprattutto, una crisi di uomini poco lungimiranti.

Ed intanto arriva il Natale, tra festeggiamenti, inchieste e nuovi disoccupati, quest’anno aspetteremo, con maggiore ansia, l’avvento del 2009 con qualche speranza in più e con qualche debito di troppo.

Insomma, come leggevo qualche giorno fa su internet, siamo alla presenza del Principio di Peter (…enunciato circa trent’anni fa!) in base al quale in un’organizzazione meritocratica ognuno viene promosso fino al suo livello di incompetenza. Ossia, se una persona sa fare bene una certa cosa la si sposta a farne un’altra. Il processo continua fino a quando ognuno arriva al livello del non saper fare: e lì rimane!

Oggi, la situazione, è ancora più grave di trent’anni fa, il concetto di merito è sempre più confuso, le promozioni sono spesso il frutto della raccomandata incompetenza.

I fatti confermano quanto detto fin’ora, mi dispiace dirlo ma è così!



18 marzo 2008