Integrazione Corale
di Giuseppe P. Fazio
L’utilizzo delle svariate dinamiche musicali, attuabili nell’insegnamento, è da sempre fonte di arricchimento per l’alunno che da esse trae notevoli vantaggi in termini di arricchimento del SE. Nello specifico, in riferimento all’utilizzo del repertorio corale, è interessante notare come la possibilità offerta all’alunno di integrare le proprie specifiche qualità nel complesso di un gruppo corale svolga azione integrativa, nei casi di normale sviluppo della personalità, quant’anche azione terapeutica nei casi di personalità poco inclini alla spontanea socializzazione. L’acquisizione di consapevolezza delle proprie doti, unita alla reale presa di coscienza della necessarietà del proprio contributo per la buona riuscita, nei casi di esecuzione musicale, alimenta la formazione di legami che fungono da germi iniziali per lo sviluppo di successive dinamiche di gruppo più complesse. Inoltre, da non sottovalutare, in contesti scolastici caratterizzati dalla compresenza di svariate condizioni etnico-sociali, dovute al fenomeno dell’immigrazione, le enormi possibilità offerte dalla cooperazione finalizzata ad uno scopo comune. Ma soprattutto va notato il reale beneficio che la musica, come disciplina esercita nello sviluppo corretto di personalità in formazione: l’abitudine alla perseveranza, come presupposto per la sana crescita non orientata all’abbandono dettato dalle iniziali quanto normali difficoltà; l’educazione al sacrificio, nella ripetitività e per il raggiungimento di determinati risultati, come metodologia che attraverso il piacere del canto sfocia nella concretizzazione di personalità sane. Insomma, la coralità non solo come piacere consapevole delle proprie doti ma anche e soprattutto come mezzo per l’educazione alla collaborazione in cui i risultati finali sono amplificati dall’apporto del singolo. 15 gennaio 2008 |