Israele fornirà per 5 anni i sistemi di sicurezza alla missione dell’ONU in Mali
di Antonio Mazzeo
Saranno i grandi gruppi industriali-militari israeliani a fornire i sistemi di sicurezza e d’intelligence per la “difesa” delle installazioni militari della missione delle Nazioni Unite di stabiliIizzazione politica del Mali. Secondo un rapporto pubblicato dal sito specializzato Africa Intelligence, IAI - Israel Aerospace Industries, attraverso la controllata Advanced Technology Systems con sede in Belgio, ha firmato un contratto con l’ONU per assicurare la protezione esterna delle numerose basi utilizzate dalle forze di polizia e dai reparti militari assegnati alla missione internazionale MINUSMA (Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali). La durata prevista del contratto è di cinque anni.
IAI è il principale gruppo industriale aerospaziale e missilistico israeliano. Con più di 15.000 dipendenti e un fatturato annuo superiore ai 3.300 milioni di dollari, IAI ha il suo quartier generale nella città di Lod, a una quindicina di km. a sud-est di Tel Aviv. Specie nell’ultima decade le Israel Aerospace Industries hanno consolidato partnership strategiche con il colosso aerospaziale europeo Airbus e con le statunitensi Boeing, Lockheed Martin, General Dynamics e Raytheon. Tra le componenti belliche prodotte compaiono soprattutto i recentissimi sistemi di difesa aerea “Iron Dome” e i sistemi anti-missile a corto e medio raggio “David’s Sling”, “Arrow-2” e “Arrow-3”, ma soprattutto i velivoli aerei a pilotaggio remoto “Heron”, in grado di sorvolare i teatri operativi per lunghi periodi di tempo ad altitudini medie. Con funzioni di sorveglianza, monitoraggio, rilevamento e assistenza alle operazioni di combattimento, gli “Heron” sono stati utilizzati dalle forze armate israeliane nelle operazioni d’attacco a Gaza, Libiano e Siria. Alcuni velivoli sono stati acquistati anche dalle forze aeree di Australia, Canada, Francia, India, Germania e Turchia; le agenzie europee Frontex ed EMSA a cui è affidato il controllo e la “sicurezza” della frontiere esterne UE, si sono affidate ai droni di IAI per le operazioni di “contenimento” dei flussi migratori nel Mediterraneo.
Gli “Heron” israeliani sono pure ben conosciuti in Mali: dall’1 novembre 2016 sono utilizzati infatti dall’esercito tedesco per il supporto aereo alla missione MINUSMA. Sino ad oggi questi droni hanno svolto nel martoriato paese africano più di 1.200 interventi con oltre 11.500 ore di volo. Qualche mese fa le forze armate della Germania hanno rinnovato sino al giugno 2021 (con un’opzione per un altro anno ancora) il contratto di servizio per i sistemi a pilotaggio remoto; il contractor è Airbus Defence and Space, rappresentante in Europa del gruppo IAI. Continua in: antoniomazzeoblog.blogspot.com
Sabato 28 Novembre,2020 Ore: 17:16 |