ASIA/SIRIA
Il Metropolita siro ortodosso Roham: il popolo soffre anche dove non si combatte
di Agenzia FIDES del 23/05/2013
Monaco (Agenzia Fides) – Le aree extraurbane della Siria settentrionale “sono per lo più controllate da diversi gruppi di insorti”. L'esercito governativo ha abbandonato le zone rurali, per concentrare la sua presenza sulle città di Hassakè e Kamishly. “Ma le persone in queste due città hanno una gran paura che i combattimenti possano iniziare da un momento all'altro. In quel caso, un gran numero di bambini, ragazze, donne e anziani attraverserà il confine con la Turchia”. Così Eustathius Matta Roham, Metropolita siro ortodosso di Jazirah e Eufrate, descrive la situazione d'allarme permanente vissuto dalle popolazioni siriane nel governatorato nord orientale di Hassakè, confinante con Turchia e Iraq. In un resoconto inviato all'Agenzia Fides, il Metropolita siro ortodosso conferma che nella città di Ras al-Ayn le chiese e tutti i simboli cristiani sono stati distrutti, e riferisce che nell'area il conflitto militare sta vivendo al momento una fase di stallo, ma tut ta la popolazione soffre per collasso delle attività economiche e per la carenza di beni primari che ha fatto più che decuplicare i prezzi. “Prosegue la prassi sistematica dei rapimenti” spiega S. E. Roham “e si registra un flusso permanente di persone in fuga verso la Turchia”. Lunedì 27 Maggio,2013 Ore: 08:19 |