Disarmo.
Un tempo propizio per liberare il mondo dagli arsenali nucleari
di Agenzia NEV del 4-11-2009
4 organismi ecumenici scrivono a Obama, Medvedev, ai vertici della NATO e dell'UE
Roma (NEV), 4 novembre 2009 - “Questo è il tempo giusto per continuare il percorso verso il disarmo nucleare” e per trasformare gli intenti che vanno in questa direzione in “azioni decisive”. È quanto hanno scritto i rappresentanti di quattro organismi ecumenici internazionali ai leader della NATO, dell'Unione europea, degli Stati Uniti e della Russia in una lettera inviata lo scorso 28 ottobre. A firmarla sono stati i segretari generali del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), Samuel Kobia, della Conferenza delle chiese europee (KEK), Colin Williams, del Consiglio nazionale delle chiese cristiane USA (NCCCUSA), Michael Kinnamon, e del Consiglio delle chiese canadesi (CCC), Karen Hamilton. Secondo i religiosi, questo è un momento storico che potrebbe realmente portare decisioni concrete verso un mondo libero da arsenali nucleari. “Il nuovo slancio verso l'abolizione delle armi atomiche” è un segno che può “portare speranza nel mondo intero”, si legge nella lettera. “Ci appelliamo a tutte le potenze atomiche e agli stati che ospitano sul proprio suolo testate atomiche di unirsi in uno sforzo comune”. La lettera è stata indirizzata anche al presidente USA Barack Obama e a quello russo Dimitri Medvedev, “in quanto leader di stati che dispongono del 95% degli armamenti atomici mondiali”. Il testo riconosce l'importanza delle dichiarazioni fatte da entrambi i presidenti il 1° aprile scorso sull'apertura di un nuovo trattato START, incoraggiando entrambi a proseguire con decisione in questo intento. L'augurio è che anche NATO e UE sostengano lo stesso cammino, per esempio eliminando le armi nucleari statunitensi dislocate in altri paesi del Patto atlantico, e sostenendo la visione di un mondo libero dalle armi nucleari alla Conferenza di revisione del Trattato internazionale di non proliferazione (TNP) che si terrà nel 2010. “Ogni nazione – conclude la lettera - ha un ruolo nel contrastare la logica che giustifica il possesso di armi nucleari fintano che anche altri stati le possiedono. Tutti devono contribuire al progresso di una nuova politica verso un mondo libero dalle armi nucleari”.
Giovedì 05 Novembre,2009 Ore: 16:42 |