L’Esercito Italiano al Supermarket Armi di Israele

di Antonio Mazzeo

Come potenziare le capacità di fuoco e l’efficienza bellica delle nostre forze armate? Intensificando la cooperazione con il complesso militare-industriale d’Israele. “Una delle cinque linee programmatiche dell’Esercito italiano consiste nel poter disporre di sistemi d’arma tecnologicamente avanzati e competitivi per ridurre il grave gap che comprende l’interoperabilità a livello interforze e multinazionale”, riporta lo Stato Maggiore dell’Esercito sul proprio sito istituzionale. “Tra gli strumenti adottati c’è l’intensificazione della cooperazione italo-israeliana in materia di veicoli blindati tesa a incrementare le capacità e le performance delle rispettive piattaforme nazionali, estendendo la collaborazione anche a possibili ulteriori progettualità comuni, come in tema di Main Battle Tank (grandi carri armati, n.d.a.) ecc.”.
“Oggi l’Esercito versa in uno stato di sofferenza causato da anni di prolungato ipo-finanziamento, da cui deriva una posizione di arretratezza tecnologica tale da porre a rischio l’interoperabilità con le forze terrestri dei Paesi alleati e con le stesse Forze Armate consorelle”, aggiunge lo Stato Maggiore. Per colmare tale presunto “divario prestazionale” ecco allora un lungo elenco di costosissimi programmi di progettazione, realizzazione e acquisizione di materiale bellico come il Sistema Individuale di Combattimento/Soldato Sicuro; la Blindo Centauro Il; una nuova linea carri armati; il Veicolo Blindato Medio Freccia; il Nuovo elicottero da esplorazione e scorta e il Light Utility Helicopter; il veicolo leggero multiruolo VTLM 2, versione aggiornata del Lince.
“L’Esercito italiano guarda a due importanti forze armate nel mondo per sviluppare nuove forme di cooperazione atte a potenziare l’evoluzione capacitiva delle proprie forze e dei propri mezzi: Israele e Stati Uniti d’America”, spiega il ricercatore Luca Peruzzi sul sito specializzato Analisi Difesa. “Nel settore dei blindati, secondo quanto è stato divulgato ufficialmente, i Ministeri della difesa di Italia e Israele hanno siglato un Implementing Agreement che ha portato allo sviluppo di due studi ingegneristici legati ai rispettivi programmi nazionali rappresentati per l’Italia dal VBM 8x8 Freccia ed in particolare la futura versione EVO e per Israele del nuovo VBM 8x8 Eitan”. Il blindato Freccia è il nuovo veicolo da combattimento della fanteria prodotto da Leonardo-Finmeccanica ed Iveco Defence Vehicles già consegnato in 250 esemplari alle Brigate Meccanizzate “Pinerolo” (Puglia) e “Aosta” (Sicilia). Continua in: antoniomazzeoblog.blogspot.com



Martedì 19 Maggio,2020 Ore: 11:05