Aspettando Godot e altri come lui nel Sahel
di Mauro Armanino
Ringraziamo Mauro Armanino, missionario in Niger, per questo suo contributo. Altre notizie di Mauro anche sul blog http://senzafine.zacem-online.org e su Il fatto quotidiano http://www.ilfattoquotidiano.it/blog/marmanino/
Un’opera degna del miglior Samuel Beckett. I benefattori globali e alcuni agenti locali l’avevano annunciato, pronosticato e perfino quantificato. L’impatto del Coronavirus in Africa in generale e nel Sahel in particolare sarebbe stato oltremodo devastante. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, aveva infatti affermato, in una intervista ai microfoni di Radio France
![]() Da 83 000 a 190 mila persone potrebbero motìrire di Covid-19 in Africa e da 29 a 44 milioni potrebbero essere infettati nel primo anno della pandemia se le misure di confinamento alla pandemia falliscono. Questo è il risultato di un nuovo studio dell’Ufficio Regionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Questa ricerca si basa sui modelli di previsione operata su 47 paesi dell’Africa, dove la popolazione totale è di un miliardo di abitanti. Secondo un altro modello provvisorio operato dall’OMS, i casi di Coronavirus potrebbero passare da qualche migliaio a 10 milioni in sei mesi anche se Michel Yao, capo delle operazioni di urgenza per l’OMS Africa, ha dichiarato giovedì che si trattava di una proiezione che potrebbe cambiare. Aspettando Godot la nostra Africa inizia a deconfinare e in particolare nel Niger, dopo aver riaperto i luoghi di culto martedì, è stata tolta anche la misura che isolava la capitale Niamey dal resto del Paese e per il coprifuoco, è ormai del tutto soppresso. Quanto all’Africa, a tutt’oggi secondo le cifre fornite dal Centro di Prevenzione delle malattie dell’Unione Africana (CDC), il continente contava 78 613 casi confermati di Covid-19 e 2 642 decessi dovuti alla malattia. L’Africa del Sud è il Paese più colpito, seguito dall’Egitto e dal Marocco. Gli altri Paesi stanno ancora aspettando Godot.
Nella splendida opera di Beckett, Godot, sconosciuto personaggio importante, arriverà quasi certamente domani e tutta l’opera gira attorno ad un’attesa che rimane tale. Godot rappresenta proprio l’attesa allo stato puro e senza sconti o scorciatoie, l’attesa di un possibile che rimane sulla soglia. Così è per il Covid-19 in Africa, verrebbe da dire. Si sono proiettati, come anche in altri casi, sul continente immaginari che, dopo aver dipinto il continente in perenne stato di abbandono e disperazione, si incastonavano a pennello nell’idea di catastrofe annunciata. Non è così perché,
![]() Mauro Armanino, 16 maggio 2020
Lunedì 18 Maggio,2020 Ore: 14:02 |