Voci dalla Palestina occupata
BoccheScucite

Quindicinale di controinformazione - n.93 - 1 gennaio 2010


“The next round will be different, but not in the way people think,” said Giora Eiland, a retired major general and former chief of Israel’s National Security Council.

“The only way to be successful in Gaza is to take much harsher action.” *

Quasi quasi non ve la traduciamo nemmeno, questa folle ma sincera dichiarazione che viene direttamente da un capo del Consiglio per la Sicurezza Nazionale d'Israele. A un anno dal massacro che ha battuto tutti i record dei più atroci e impuniti crimini compiuti da Israele, non vogliamo neanche immaginare che si stia pensando di ricominciare. Anzi, stavolta -come diceva con limpida schiettezza Benny Morris parlando della Nakba del 1948- "bisogna farlo bene il lavoro. Una volta per tutte".

in allegato BoccheScucite n.93 - 1 gennaio 2010

QUESTO NUMERO è dedicato alla gente di Gaza, ai 1400 che hanno rotto l'assedio forzando la frontiera e scuotendo la nostra indifferenza.Questo l'augurio possibile per il 2010

ULTIM'ORA. La polizia egiziana è intervenuta violentemente al Cairo per disperdere una manifestazione che i pacifisti della Gaza Freedom March stavano tentando di organizzare nella piazza del museo egizio del Cairo. Ci sono alcuni feriti e tra questi almeno una donna italiana. Contemporaneamente circa 1000 persone hanno manifestato ieri al checkpoint di Erez al confine con Gaza, nell'ambito delle iniziative previste per la Freedom March. Molti i palestinesi residenti in Israele (venuti con i bus da Haifa e Jaffa) ma anche tanti i pacifisti delle diverse associazioni israeliane (AIC, ICHAD, BT'selem...) e attivisti internazionali. Molti anche i palestinesi di Silwan, Al Bustan e Sheikh Jarrah (quertieri di Gerusalemme Est) arrivati a Erez con il bus coordinato dalla Coalition for Jerusalem. Contrariamente a quanto tutti si aspettavano, ci e' stato concesso di arrivare proprio davanti al gate di ingresso di Erez e di protestare per due ore contro l'assedio che tiene prigionieri i Palestinesi di Gaza. Molti gli slogan anche contro il governo egiziano che ha impedito l'ingresso degli attivisti della Freedom March a Gaza, rendendosi cosi complice dell'assedio di Gaza. Tra poliziotti israelian i in assetto anti sommossa e a cavallo, la manifestazione si e' svolta pacificamente, con uno slogan dominante, Stop all'assedio su Gaza, stop all'occupazione in West Bank.

 

* "La prossima volta dovrrà andare diversamente. E non come si pensa...-ha affermato Giora Eiland, una ex responsabile del Consiglio per la Sicurezza nazionale. L'unico modo per avere successo a Gaza bisogna scatenare un'azione ancora più dura"


BoccheScucite
quindicinale di controinformazione - n.93 - 1 gennaio 2010


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Mercoledì 06 Gennaio,2010 Ore: 12:34