Lettera
La mia chiesa
di Mauro Matteucci
La Chiesa come istituzione della gerarchia ecclesiastica ha sempre perseguitato i religiosi che, rifacendosi al Vangelo, hanno realizzato la povertà e rifiutato il potere. I Catari sterminati con una crociata, Gioacchino da Fiore grande profeta; Gherardo Segarelli fondatore del movimento degli Apostolici condannato al rogo; fra Dolcino bruciato vivo con i seguaci più fedeli. La stessa regola di Francesco d'Assisi, all'inizio non fu approvata e i suoi seguaci più rigorosi, gli spirituali o Fraticelli, furono condannati e perseguitati. Il frate Piero da Morrone divenuto papa, fu costretto a abdicare e imprigionato dal nuovo pontefice Bonifacio VIII. I Lollardi, seguaci del riformatore religioso Wikliffe insorsero in Inghilterra. Gli Ussiti, guidati da Jan Hus (condannato a morte) opposero una strenua resistenza in difesa della Boemia contro l'imperatore appoggiato dal papa. La rivolta contadina guidata da Thomas Muntzer venne repressa nel sangue. Tommaso Campanella fu imprigionato per molti anni, ma peggior sorte toccò a Giordano Bruno incarcerato, torturato ed arso sul rogo in Campo dei Fiori. Venendo a tempi più recenti, come non ricordare Ernesto Balducci, Giovanni Vannucci (grande conoscitore delle religioni orientali e delle filosofie, per un periodo sospeso a divinis e ridotto allo stato laicale) Lorenzo Milani, Bruno Borghi, Enzo Mazzi, David Maria Turoldo, Camillo De Piaz? Alcuni di loro sono toscani o vissero in Toscana e ho avuto modo di incontrarli, rimanendo sempre ammirato per la loro coerenza evangelica. Proprio per questa subirono ostracismo e emarginazione da parte delle gerarchie. Questi sono la mia Chiesa!
Mauro Matteucci
Sabato 05 Settembre,2020 Ore: 18:54 |