Lettera
Un avvertimento urgente e molto serio.
di Raffaele Ibba
L'Osservatore romano di oggi fa una grande operazione di cultura politica cristiana e mette in prima pagina l'articolo di Marguerite A. Peeters che vi riporto in calce.
È un testo che va letto con molta attenzione e cura: perché dice una cosa molto vera e ne nasconde un'altra anche più vera. La cosa vera che dice è che il dominio politico internazionale delle elites anglosassoni dirigenti i massimi livelli di potere del pianeta, che questo dominio si esercita linguisticamente, specialmente attraverso una costruzione di simboli linguistici che indicano direttamente solo un ambito di significati, trascendendolo in "qualcosa di buono" e così scartando, altrettanto immediatamente, altri ambiti di significati che vengono "demonizzati" (letteralmente, cioè indicati come fonti di divisione). Questa operazione è direttamente etica, come scrive la Peeters, ma è anche politica - direttamente politica, come lo sono mandare un esercito a governare un territorio o eleggere un presidente della Repubblica o fare un colpo di stato o una rivoluzione o decidere chi decide i giudici o decidere che tasse si devono pagare e chi le deve pagare. La Chiesa cattolica ignora tutto questo, quella stessa Chiesa che, in molte parti delle Afriche (solo per fare un esempio) sta cercando di salvare le culture africane dall'anichilimento e dalla distruzione - spesso anche fisica, come un genocidio, e sicuramente linguistica. Ma la cosa che la Peeters non dice è che questa operazione linguistica è legata allo sviluppo del neoliberismo in "neobolscevismo schiavile". Per esempio il problema ambientale sta diventando urgente - e lo dimostra la scelta pazzesca della Cina di spostare una intera città pur di non smettere di produrre qualcosa che avvelena. Allora, come gestire politiche ambientali e conservare la crescita del capitale? (le politiche ambientali richiedono una qualche forma di decrescita economica ma "bisogna" garantire, insieme ed ancora, gli altissimi tassi di incremento del capitale degli anni recenti - e che non sono soldi, ma capacità di produrre e di costruire nuove produzioni, ad iniziare dalla vita e della vita umana in specie). Come fare questo miracolo? Come sempre s'è fatto tra gli umani: facendolo pagare alle parti più povere delle popolazioni e schiavizzandole (e non c'è problema di etica - per esempio con la formula peer education si può far passare che a Eton vanno solo i "miei pari", mentre nelle "solidarietà educative" dei ghetti vanno i "raga" locali, ambiguamente maschi/femmine, e poveri (e così quelli più belli/belle li facciamo diventare "escort", un tempo si diceva troie ma la parola non è stata selezionata nella decisione linguistica). Mi pare che stiamo entrando in condizioni umane terribili. Vedo (e posso sbagliare, qui come prima, naturalmente) che l'economia andrà verso sistemi controllati, come già succede (e sempre di più) in Italia, dove la decisione sulla intera gamma delle risorse economiche è sempre più raccolta (con la violenza e la prepotenza) in un unico luogo decisionale (il Tesoro di Tremonti) e così strappata ad un qualsiasi uso sociale per .... ecco, per che cosa non so, se non - genericamente - per arricchire chi è già ricco ed impoverire (in tutti i sensi) chi è già povero. Tutta la politica recente dell'occidente è stata così e ne è buon teste Tony Blair, che ha condotto in questo senso una politica radicalmente antiumana come quella di Bush - ma quest'ultimo era un politico inetto mente Blair era un politico notevole. Allora? Allora occore ripensare la relazione mondi umani, mondi cristiani, Chiesa di Cristo (quindi non solo quella di Roma) rispetto alla politica, cioè alle forme linguistiche e decisionali dei poteri in campo sulla terra e che vanno verso la ricostruzione di una società schiavile, di tipo neobolscevico (con una elite diregente che si autoseleziona e si definisce, pubblicamente, "decisa" solo dal "popolo" e per il "popolo"): così già sta avvendo nel mondo (Cina e India e Inghilterra) con una linearità che, forse, il solo presidente (e riscrivo volentieri il titolo della sua funzione) il solo presidente Obama si predispone a contrastare. (E chissà perché mi ricorda Germanico.) Cristo è con noi, sempre e fino alla fine dei secoli, ma è con noi dalla parte perdente ed afflitta dello scontro che avviene nel pianeta. Per questo possiamo dire, tranquillamente e con gioia, "Vieni! Vieni Signore Gesù!". ciao Raffaele Ibba L'imposizione del linguaggiodi Marguerite A. Peeters
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