Lettera
Censure ai lettori da parte dei giornalisti e dei direttori di giornali e riviste.

di Elisa Merlo

Caro direttore, le "rubriche lettere" dei quotidiani e di alcuni settimanali, danno la possibilità al comune cittadino di esprimere pubblicamente il proprio pensiero. Un mezzo di comunicazione importante, che purtroppo viene spesso svilito dai giornalisti che curano la rubrica, e alle volte dallo stesso direttore. Parlo con cognizione di causa poiché da molti anni invio lettere ai giornali. Gli scritti che contrastano con la linea politica del giornale, di norma vengono  cestinati. Ma questo mi sembra abbastanza giusto. Capita che venga pubblicata ogni tanto una lettera contraria alle idee politiche del direttore, ma in tal caso reca anche la risposta del direttore stesso, il quale ovviamente non ammette repliche. Capita anche (raramente) che un direttore, anziché pubblicare una lettera che non gli piace o pensa possa turbare i suoi lettori,  preferisca rispondere personalmente all'autore. Questo mi è capitato più volte con un paio di quotidiani importanti e con un notissimo settimanale. Fin qui, in ogni modo, pazienza. Il brutto è quando viene meno ogni rispetto verso il lettore che scrive. Vale a dire quando il testo della lettera viene manipolato o tagliato ad arte, in maniera da eliminare la parti non gradite al direttore o, peggio ancora, da alterarne il significato.  Ma dico: se la lettera non è gradita, perché non cestinarla, anziché manipolarla?
 
Elisa  Merlo
 
P.S. Ovviamente posso dimostrare manipolazioni e tagli ad arte fatti ad alcune mie lettere pubblicate.



Domenica 11 Ottobre,2009 Ore: 11:49