Lettera
Il capo della Chiesa è costretto a fare i conti con il capo dello Stato Vaticano

di Miriam Della Croce

 

Caro direttore, una strana lettera è apparsa su un noto quotidiano, la quale parla di "dolenti esternazioni di qualcuno angustiato dal permanente potere temporale della Chiesa" (cito dalla lettera). Ed afferma che è "una realtà l’altissimo ascendente morale della Santa Sede in tutto il mondo, che né illuministi, né sanculotti, né Napoleone o Stalin hanno potuto sminuire. Ai giorni nostri, la Chiesa è oggetto di virulente denigrazioni le quali, tutt’al più mortificano la dignità culturale dei loro autori, spesso saturi di pregiudizi". L'autore dello scritto e forse anche il direttore che l'ha pubblicata senza una riga di commento, sembrano non rendersi conto che a compromettere l'ascendente morale della Chiesa è proprio il potere temporale. Potere che fa male prima di tutto alla Chiesa stessa, giacché il suo capo spirituale è costretto a fare i conti tutti i giorni con il capo...dello Stato Vaticano. E non bisogna dimenticare che spesso a criticare gli errori della Chiesa sono fedeli appartenenti alla Chiesa stessa.
 
Miriam Della Croce
 
 
P.S. Il quotidiano è La Stampa del 7 ottobre.


Mercoledì 07 Ottobre,2009 Ore: 14:36