Lettera
Dialogo costruttivo

di Francesca Ribeiro

La Ru 486 sta scatenando fiumi di parole. Però difficilmente assistiamo ad un dialogo costruttivo. Ognuno dice la sua, e nessuno fa il minimo tentativo di capire le ragioni dell'altro, e di confutarle con validi argomenti se non si trova d'accordo. Vorrei provare a contestare alcune frasi del cardinale Bagnasco, che non mi sono sembrate giuste. Intervistato da Avvenire ha dichiarato: «Da una parte c’è la donna, certo, ma di fronte a lei c’è il diritto di una nuova vita umana che ha tutta la dignità della persona. Le libertà devono dialogare». Ora, come può avvenire il dialogo tra la libertà di una donna (anche lei ha tutta la dignità della persona), che si trova ad essere incinta contro la sua volontà, e la libertà della nuova vita umana? Non può esserci dialogo, giacché necessariamente prevale la libertà dell'una o dell'altra. Il cardinale ha detto ancora: «A ben vedere, il discorso della libertà di scegliere ciò che si preferisce afferma solo il diritto del più forte». Come si può parlare di libertà di scegliere ciò che si preferisce, se una donna viene a trovarsi davanti ad un fatto compiuto? Si trova a scegliere tra due costrizioni: portare avanti la gravidanza non desiderata, oppure abortire. Sarebbe come dire che si può scegliere, non so, tra l'essere frustati o bastonati.  Altra affermazione del cardinale: «La pillola abortiva rende tutto più facile». E allora? Questa mi sembra un'offesa alla dignità della donna, ritenuta irresponsabile, giacché farebbe dipendere la sua decisione, non dalla necessità, ma dal modo più o meno facile di abortire.
Francesca Ribeiro


Mercoledì 05 Agosto,2009 Ore: 16:17