I BAMBINI (NON) SONO TUTTI UGUALI?
di Agostino Spataro
Questa foto è di Martin, il bambino di 8 anni morto, lunedi 15 aprile, nel vile attentato alla maratona di Boston. Tutti siamo indignati e soprattutto immensamente addolorati per le tre vite stroncate e decine di altre ferite, mutilate. L'informazione globale continua a fornire dettagli dell'attentato e assicura che le autorità Usa cattureranno i responsabili per punirli in modo esemplare... In quest'altra foto si vedono undici bambini afghani (i nomi nessuno li ha pubblicati; tanto, undici più, undici in meno, che importanza hanno: afghani sono!) uccisi da un missile lanciato da un Drone in dotazione all'esercito di occupazione USA. Io dico la mia: Il fattore religioso c'entra poco o niente. Io penso che il "male" che oggi domina l'Occidente ossia il "neoliberismo", capitalista e senza regole, sia riuscito a inoculare dentro di noi i semi, spietati, dell'individualismo, del rampantismo, del razzismo, del pensiero unico. Mediante il potere dei suoi mezzi di persuasione occulta o palese (compreso questo mezzo che stiamo utilizzando) è riuscito a fiaccare, parcellizzare le società, le comunità e a ridurre gli uomini e le donne da persone a individui solitari, praticamente asociali. Si ricorre al razzismo e ai terrorismi per imporre il disegno della "nuova economia del terrore" che dilanierà i popoli in questo nuovo secolo. Che fare? Esattamente non lo so. Bisognerebbe discuterne insieme e in tanti. So solo che non basta recriminare. E' da oltre venti anni che recriminiamo, inutilmente. Se si vuole, davvero, bloccare questa pericolosa deriva e riprendere nelle nostre mani il filo della speranza, del futuro dell'umanità dobbiamo riprendere, su basi completamente nuove, il discorso del socialismo, della cooperazione diffusa, dei diritti e dei servizi fondamentali di cittadinanza, ecc. In primo luogo, bisogna battersi per riformare o abrogare gli attuali accordi sul commercio internazionale di merci e capitali, ricostituire la primazia dello Stato democratico, laico e di diritto, per salvare l'uomo e il Pianeta dall' autodistruzione. Per fare tutto ciò (ed altro) è indispensabile svegliarci dal torpore asintomatico in cui siamo caduti, creare nuovi sindacati e partiti (con idee chiare, alternative) da mettere al servizio del buongoverno e della giusta lotta dei lavoratori, dei giovani, di tutti gli oppressi ossia della stragrande maggioranza della popolazione mondiale, oggi, ridotta al silenzio, all'impotenza da un gruppo di potere tutto sommato ristretto e fortemente minoritario. Non vedo altra via. Pensateci! Agostino Spataro 17/4/2013 Giovedì 18 Aprile,2013 Ore: 08:10 |