QUID EST VERITAS…MA COS’E’ LA VERITA’ AL Festival dElla FilosofiA

di Beppe Manni

( Gazzetta di Modena 23 IX 2018)
Le dotte lezioni magistrali sulla ‘Verità’ al Festival della filosofia di Modena partivano da Parmenide, Platone, Aristotele, Hobbes, Nietzche. Natoli, Bodei, Galimberti Galli, Recalcati, Severino, Sini, Cacciari, Bianchi, i solitari predicatori nel deserto come nel santuario di Delfi hanno pronunciato i loro oracoli di fronte al popolo filosofico sempre numerosissimo e attento. Nella babele di parole che oggi invadono le reti sono messaggi buoni ma per acquisire autorevolezza devono sempre ancorarsi agli antichi filosofi all’ipse dixit di maestri del passato. Oggi sono tramontate le sicurezze che legavano la ‘verità’ ad ideologie precise di destra di sinistra, di gruppi e di maestri riconosciuti. Sono in crisi le credenze per fede ai dogmi che non esigevano l’uso della ragione per essere accolti. Nella frammentazione generale una particolare aggravante pericolosissima è stata raccontata dal sondaggista Pagnoncelli: esiste una verità oggettiva che emerge da una ricerca e una realtà percepita che risulta dai sondaggi; “l’italiano è uno dei popoli più creduloni del mondo”. Pochi sono i laureati, pochissimi leggono libri e i giornali. Il confronto è raro. Le false notizie, le informazioni parziali e distorte trovano un fertile terreno nell’ignoranza. Ad esempio la ‘gente’ crede che in Italia gli immigrati siano il 30%, in realtà sono il 9%. Oppure una verità indiscussa come il riscaldamento della terra che sta distruggendo il pianeta, fa emigrare interi popoli, scatena le guerre, viene rimossa perché ‘trascurata’ dall’informazione dei mass media. Esistono pochi luoghi liberi di confronto ma solo l’individuo-molecola che assorbe e beve senza avere strumenti di critica. I duecentomila partecipanti non solo al Festival della Filosofia, ma anche agli incontri del Settembre Formiginese e al Festival della Filosofia, forse non comprendono tutto delle lezioni, ma sembrano indicare una richiesta di ‘Verità’ per capire e partecipare. Di fronte al diluvio delle stupidate che nuotano nella cloaca dei social o delle vuote parole di certi politici bisogna riprendere in mano la propria anima e attraverso le letture e il confronto cercare pezzi di verità condivise per la salvezza vera non quella ‘eterna’ della nostra vita e della terra. Creare luoghi dove insegnare a pensare con la propria testa, fornire strumenti, fare incontrare la gente in luoghi che non siano solo chiese e partiti. La cittadella fortificata che non deve essere occupata è la ragione e la retta coscienza. E questo i filosofi non lo hanno sufficientemente gridato “Uomini siate e non pecore matte” diceva Dante.
E’ iniziato l’anno scolastico: il presidente Mattarella e il ministro Bussetti hanno ricordato la centralità della scuola per fare crescere cittadini informati, liberi dai pregiudizi e disponibili all’accoglienza.



Domenica 14 Ottobre,2018 Ore: 17:27