Pedro Sanchez, socialista (PSOE) e capo governo in funzione dopo la caduta dei popolari (PP), convoca le votazioni per il 10 novembre scorso. Si sommano, cosí, 4 votazioni in 4 anni.
Forse Pedro aspettava di più e meglio, ma sia lui che Pablo Iglesias con Unidas Podemos perdono seggi. Non sono riusciti per molto tempo a mettersi d’accordo provocando queste ultime votazioni. Appena conosciuti questi ultimi risultati, si mettono insieme per serrare le fila della Sinistra, intimoriti dallo slancio incredibile di VOX, partito dell’ultradestra, di salviniana memoria.
I numeri danno difficoltà enormi a Sanchez per formare il nuovo governo. Per fermarci ai seggi, i Socialisti ne hanno 120; Popolari 88; Vox 52; Podemos 26; Ciudadanos 10. I partiti di Cataloña: Sinistra di Cataloña (ERC) 13; En Comú Podem 7; PD e CAT (Puidgemont) 8 e cosí via con altri partiti minori. La maggioranza assoluta per poter governare é 176 e questo dimostra l’insicura situazione di Sanchez che con i suoi 120 e i 26 di Podemos sommano solo 146. Nasce la necessitá di unirsi con i piccoli partiti, specialmente con gli indipendentisti e qui nasce il busillis. Il Centro non esiste piú. O destra o sinistra. Attorniati dalla ultradestra e l’ultrasinistra.
La prima rappresentata da Vox che le spara forte. La colpa delle nostre difficoltá sono i migranti e perfino il femminismo. Una deputata di Vox, ieri ha affermato che il femminismo é un cancro della nostra societá. Le femministe sono praticamente lesbiche e dato che la omosessualitá è una malattia, sono delle povere ammalate. La scuola? Semplice no? Deve programmare cattedre di cucito. Chiara l’idea, la donna in casa e in cucina. Risparmio di raccontare il resto.
Podemos, partito marxista e anticapitalista, é vittima di numerose fake news. Vengono definiti comunisti con lo stesso significato che dava Franco e che lui condannava a morte perché “rojos”, cioé rossi. Si confonde il marxismo dal marxismo-Leninismo della Urss, cioé l’interpretazione di Lenin, triste esempio storico di una sinistra che metteva lo stato al di sopra delle persone. Il materialismo storico di Marx metteva la persona come soggetto della natura che deve realizzarsi come tale. L’ingiustizia sociale non lo permette ed allora propone la lotta di classe. La classe operaia deve condividere gli utili, la chiamata plusvalenza, come attrice della produzione. Iglesias mi pare che cerchi proprio questo. Vuole stare nel governo come attore e non vuole regalare il suo voto. Vuole fermamente stare nel gabinetto del comando per vigilare la realizzazione di questo progetto. Vuole le riforme sociali, ma nessuno ne parla, tutti occupati a parlare della Catalogna. Tutti i partiti sono immersi nelle loro ideologie partitiche e si dimenticano di fare politica, cioé la ricerca del bene comune.
Pablo Iglesias afferma che in Catalogna hanno diritto di una votazione ad hoc perché la “Unitá e indivisibilitá” della Spagna non è un dogma. Sanchez vuole dialogo, ma che non si parli di indipendentismo. Problema!
Podemos fa paura e le banche reagiscono intimando a Sanchez di non unirisi a questo partito che sta reclamando 60 milioni rubati (dice Lui) dalle banche. Parla di tassare come gli altri anche i ricchi e la Chiesa e qui nasce altro problema: la Chiesa. L’Episcopato spagnolo ha giá fatto sapere che non accetta l’unione PSOE-PODEMOS. Ha paura di perdere le scuole cattoliche e tutti i privilegi collezionati con il dittatore Franco. Senza dimenticare che il materialismo dialettico di Marx insegna che la materia si spiega per se stessa e non ha bisogno di una divinitá.
Così ci troviamo! Aspettiamo.
(by Masoli Franco)
Mercoledì 20 Novembre,2019 Ore: 14:19