Con vivo piacere salutiamo la sentenza del Tribunale del Lavoro di Palermo che nei giorni scorsi ha annullato la grave sanzione di quindici giorni di sospensione contro la prof.ssa Rosa Maria dell’Aria, docente , con quarant’anni di insegnamento, dell’ITI Vittorio Emanuele III di Palermo.

La professoressa, civico esempio di rettitudine democratica, era stata sospesa l’anno scorso poiché il 27 gennaio, per la celebrazione della Giornata della Memoria, i suoi studenti durante un lavoro promosso nella classe avevano comparato le leggi razziali proclamate nel 1938 dalla dittatura fascista al Decreto Sicurezza contro i profughi di guerra e migranti emanato il 24 settembre 2018, fortemente voluto dal Segretario della Lega, allora Ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

La becera vicenda, promossa e divulgata in maniera infamante dagli ambienti della destra, aveva sollevato in Italia una corale ed articolata esternazione di sdegno e di sostegno alla professoressa.

La sentenza ristabilisce un principio fondamentale vigente in Italia, in ossequio alla Costituzione. Sancisce, infatti, la libertà di insegnamento, inteso come valore primario della nostra struttura democratica.

Esprimiamo vivo ringraziamento alla docente che, con stoica fermezza, per quasi due anni ha sopportato le stolte accuse mosse alla Sua persona e al Suo civile e democratico progetto di insegnamento, da sempre faro di riferimento nell’ITI palermitano.

Nel dicembre scorso a Palermo alla prof.ssa Rosa Maria dell’Aria da parte dell’Anpi, rappresentata tra l’altro dalla Vice Presidente Nazionale Vania Bagni, è stata consegnata la tessera ad Onore dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.

Ottavio Terranova Coordinatore Anpi Sicilia, vicepresidente Anpi nazionale

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