LIBERTÀ RELIGIOSA
Dopo le elezioni la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) rilancia il tema con due Convegni. A Roma e Milano rispettivamente il 21 e 22 marzo, con giuristi, politici ed esponenti religiosi. Il pastore Massimo Aquilante, presidente FCEI: “E’ democraticamente e costituzionalmente anomalo che un diritto fondamentale come la libera espressione del culto sia regolato da norme concepite in epoca fascista”
COMUNICATO STAMPARoma, 12 marzo 2013 (NEV-CS11) – Dopo le elezioni politiche, e nonostante il quadro istituzionale ancora incerto, la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) torna ad occuparsi con due Convegni del tema della libertà religiosa in Italia. A Roma e Milano, rispettivamente il 21 e il 22 marzo, gli evangelici italiani - insieme a giuristi, politici ed esponenti religiosi - vogliono ribadire la necessità di disciplinare la materia con una legge ad hoc. "Qualcuno ci definirà insistenti e petulanti. Ma sentiamo di doverlo essere perché poniamo un problema di libertà e di democrazia”, dice il pastore Massimo Aquilante, presidente della FCEI e per statuto anche della Commissione delle chiese evangeliche per i rapporti con lo Stato (CCERS). Nella scorsa legislatura gli evangelici italiani avevano richiamato l’attenzione del Parlamento su questo specifico tema, ottenendo un riscontro importante anche dal Presidente della Repubblica in occasione di un incontro pubblico svoltosi al Quirinale il 22 novembre del 2011, nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. “E’ democraticamente e costituzionalmente anomalo che un diritto fondamentale come quello alla libera espressione del culto sia regolato da norme concepite in epoca fascista”, prosegue Aquilante, facendo riferimento alle norme sui “culti ammessi” del 1929 e del 1930. “Da decenni gli evangelici italiani sono impegnati in una campagna per sostituire quelle norme con una legge rispettosa dei principi costituzionali di laicità e di pluralismo che si sono affermati anche nel corpo della società italiana”. Scopo del convegno romano, organizzato in collaborazione con la CCERS, è quello di "stimolare parlamentari di diverso orientamento politico e culturale che si facciano garanti di una battaglia civile e democratica per la libertà religiosa di tutti", spiega Aquilante. A Milano, invece, il convegno - organizzato insieme al Centro Culturale Protestante - sarà incentrato sull'annosa "questione lombarda". "La nostra iniziativa – aggiunge il presidente della FCEI - intende denunciare le violazioni della libertà di culto che si stanno ripetendo in Lombardia in virtù di un comma tecnico di una legge regionale che finisce per limitare o impedire l’apertura di locali di culto, siano essi chiese, moschee o centri di meditazione. Una norma molto grave, anticostituzionale che viene utilizzata da alcune amministrazioni locali contro il diritto di comunità di fede spesso composte in prevalenza o esclusivamente da immigrati. Una norma che, anche per questo, ha il sapore amaro del razzismo”. Per i programmi completi dei due Convegni vedi allegati www.fcei.it
Mercoledì 13 Marzo,2013 Ore: 15:55 |