In Veneto attacco alla laicità

di Agenzia NEV del 1-12-2009

Domenico Maselli, presidente della Federazione delle chiese evangeliche,preoccupato per la nuova norma regionale del Veneto che obbliga le ASL ad assumere i cappellani ospedalieri cattolici


Roma, 1° dicembre 2009 (NEV-CS89) - “La recente norma regionale del Veneto che obbliga le ASL ad assumere i cappellani ospedalieri cattolici, non tiene conto del principio della laicità dello Stato ed è quindi in netta contraddizione con la nostra Costituzione”. Ha reagito con viva preoccupazione il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), Domenico Maselli, al recente Protocollo d'intesa tra Regione Veneta e Diocesi che “regolarizza gli assistenti religiosi”, secondo il quale ASL, aziende ospedaliere, strutture sanitarie e socio sanitarie pubbliche e private dovranno assumere i preti diocesani e i religiosi con lo stesso contratto degli infermieri.

I cappellani continueranno ad essere scelti dalle gerarchie cattoliche e verranno assunti dalle ASL senza passare attraverso un concorso pubblico”, spiega Maselli. Con amarezza ha dichiarato: “Siamo di fronte all'ennesimo privilegio accordato ad una sola confessione di fede. Una tendenza che soprattutto a livello regionale continua a farsi strada. E' invece estremamente importante vigilare a che le legislazioni regionali tengano conto delle leggi della Repubblica Italiana. Non dovrebbe essere consentito che un'attività di natura religiosa e spirituale venga sostenuta con i soldi di tutti i contribuenti”, ha aggiunto Maselli, che è anche presidente della Commissione delle chiese evangeliche per i rapporti con lo Stato (CCERS). “E' necessario garantire l'assistenza spirituale a tutti i credenti, a prescindere dalla loro fede di appartenenza. Ma questo è un compito delle chiese, non delle istituzioni”, ha concluso.

 



Marted́ 01 Dicembre,2009 Ore: 13:44