Grillisti: la politica del tanto peggio tanto meglio

di Domenico Stimolo

Fin dal giorno dopo le elezioni era ben noto a tutti che il binomio formazione governo ed elezione del presidente era inscindibile. Il “povero” Bersani (lo dico da non elettore del Pd, ma di elettore delle primarie), si suppone raccogliendo l’intendimento della gran maggioranza della struttura dirigente del suo partito, mancando i numeri al senato, ha cercato di colloquiare per avere l’appoggio esterno, che poteva anche diventare diretto, del Movimento 5*.

E’ stato accolto con il sordido rumore dei fischi e delle pernacchie.

La “piazza” dei numeri non offriva altro, nell’immediato, se non l’accordo con il Pdl di Berlusconi. Anche per l’elezione del Presidente, giusto per potere andare a nuove elezioni a breve….tra l’altro con il porcellum, non avevano i numeri completi, i famosi 504.

Dopo il sibilo delle pernacchie, si sono “inventate” le quirinarie. Enorme buco nero di “democrazia diretta”, dove, però, rimangono sconosciuti i due requisiti fondamentali: numero di votanti e distribuzione delle preferenze. Mistero della fede.

In siffatta maniera si sono strumentalizzate alcune nobile figure del patrimonio comune nazionale, in particolari quella di Rodotà, che invece di essere dignitosamente negoziata, nel connubio formazione governo-presidente….la si è bruciata sull’altare della vanesia del palcoscenico.

Adesso, rimangono le macerie……..al servizio, con il prossimo governo del “vogliamoci bene”, del capitale e della più tetra speculazione internazionale.

Tutto grasso che cola per i lor signori.

Il Pd paga le sue gravi colpe per avere brillantemente sostenuto le miserie elargite a quattro mani dal governo tecnico ( con le chiare conseguenze elettorali), perdendo un appuntamento storico, certamente unico.

Il Movimento 5* può benissimo brindare per avere raggiunto un obiettivo memorabile, far fare da stampella, dal 25 dei voti ottenuti, alla vecchiaia del cavaliere, che briosamente è ritornato in sella.

In particolare, ancor più, ne subiscono le conseguenze i cittadini normali. I disoccupati, i tanti italiani che sono, e saranno ancor più, all’osso e nella disperazione.

Paga il Paese e la democrazia, quella riconquistata in quei dì del 25 Aprile.

L’ormai imminente governo Pd –Pdl sarà devastante, per le coscienze civili e per la brutale materialità delle cose. Il prossimo abbraccio governativo sarà proprio dissolutivo, per il Pd.

A Grillo e comitiva restano solo le chiacchere…tanto per “allietare” il popolo.

domenico stimolo




Domenica 21 Aprile,2013 Ore: 07:10