Editoriale
BUON ANNO SCOLASTICO

di Michele Zarrella

È tempo di inviare i più sinceri auguri di un sereno e proficuo anno scolastico ai dirigenti, ai docenti, a tutto il personale scolastico e naturalmente agli studenti. È stata un’estate di duro lavoro di squadra e di grande sforzo organizzativo per i dirigenti, il loro staff e tutto il personale che hanno fatto il massimo per mettersi in linea con le indicazioni giunte dal ministero e poter garantire agli studenti e alle loro famiglie un nuovo inizio con le giuste rassicurazioni. Ma ora è tempo di ripartire. La riapertura della scuola, dopo sei mesi di chiusura, non è una priorità per il Paese, è la priorità del Paese, perché la scuola forma cittadini oltre che formare conoscenze.
Inizia un anno scolastico davvero particolare: il virus SARS-CoV-2, con la malattia Covid-19 che provoca in alcune delle persone che si infettano, purtroppo è tra noi. E qui occorre mandare un messaggio forte: il virus è sempre lo stesso e continua a fare esattamente gli stessi danni come prima. Quindi manteniamo l’attenzione alta e non abbassiamo la guardia come è successo durante la “spensieratezza estiva”. La figura del medico scolastico, solo il cielo sa, quanto ci sarebbe stata utile per una ripresa in sicurezza delle scuole. Forse abolirla non è stata la migliore idea. Ma tant’è. In attesa di cure migliori e del vaccino, abbiamo due potenti antivirus: la cultura e la conoscenza, che in fondo costituiscono gran parte della missione e dell’essenza della scuola. E su di essi dobbiamo fondare una resilienza di lungo periodo ora che siamo più preparati e meglio organizzati.
Con la cultura sappiamo come comportarci: mascherina su naso e bocca, distanziamento fisico, igiene continua – soprattutto le mani, non toccarsi occhi, naso e bocca. Non è possibile effettuare una disinfezione totale, ma l'obiettivo è ridurre il rischio e proteggere sé stessi, il prossimo, i bambini, gli anziani ed in generale le persone più esposte a rischio di avere complicanze associate alla malattia Covid-19. Con la conoscenza possiamo tracciare i positivi, isolarli e quindi curarli. La salute è un bene pubblico che passa attraverso quella individuale. Io sto bene se sta bene chi mi è accanto e viceversa. Ci potranno essere delle difficoltà ma dobbiamo affrontarle col rispetto delle regole e con la fiducia nel senso di responsabilità di ciascuno di noi.
La scuola, i medici, gli infermieri, le tecnologie di questo mondo non potranno fare tutto se ognuno di noi non fa la sua parte. Dobbiamo agire tutti insieme con comportamenti responsabili e ragionevoli, nella speranza di generare qualcosa di diverso e di meglio. Gli alunni lo faranno sicuramente: basta insegnarglielo e dare il buon esempio. Lo dobbiamo fare tutti, in-siè-me, come un grande applauso che riesce meglio se fatto all’unisono.
Buon anno scolastico.
Michele Zarrella



Giovedì 24 Settembre,2020 Ore: 17:37