Editoriale
La legittimitą illegittima
di Mario Mariotti
Io vorrei
sapere come mai sembra che tutti quanti, ma soprattutto l'opposizione a questo
governo, abbiano litigato con Aristotele e messo in discussione il principio
d'identità. Come é noto a tutti, eccetto forse a quelli che, per avere la
soddisfazione di un'informazione pulita, hanno portato il televisore in
discarica, l'ineffabile bipede di Arcore si ritiene in diritto di fare i cavoli
propri a danno del Paese facendosi forte del consenso popolare espresso dal
voto degli Italiani, consenso che sembra aumentare in modo direttamente
proporzionale all'indecenza ed alla malignità delle scelte politiche del
premier. Tutti quanti, per i galoppini é scontato, ma per gli oppositori non
dovrebbe esserlo, non hanno che ripetere che l'"ineffabile" ha
diritto di governare perché legittimato dal consenso popolare. D'altra parte
non certo i suoi galoppini, ma quasi tutti gli oppositori,denunciano
l'esistenza di quello che viene definito "conflitto d'interesse",
situazione che vede il presidente del consiglio possedere, ed essere in
condizione di controllare, la maggior parte, per non dire1a quasi totalità
dell’informazione televisiva italiana, informazione che condiziona in modo
determinante le scelte politiche degli elettori, che maturano le proprie
convinzioni soprattutto davanti al tubo catodico della TV.
Questo
fenomeno, la dipendenza del consenso dall'informazione televisiva, é così
risaputo da tutti, che tutte le più collaudate democrazie del Pianeta vedono
l’anomalia italiana, il capo del governo padrone della maggior parte dei canali
televisivi, come una vera e propria bestemmia della democrazia stessa. La
divisione dei poteri ed il pluralismo, la par condicio nell'informazione, sono
i due pilastri che permettono alla democrazia di sussistere e di essere tale,
cioè democrazia. Se l'esecutivo, l'"ineffabile", é padrone
dell'informazione, si verifica un evento semplicissimo: siamo tornati al
Min-cul-pop, al Ministero della cultura popolare, che creava consenso al tempo
in cui il II° miglior presidente del consiglio degli ultimi 150 anni, l’anche
lui cavaliere, Benito Mussolini (il I° é l’Ineffabile), allietava le contrade
del nostro Paese, godendo di un "libero" consenso popolare talmente
generalizzato,da far riempire in modo inverosimile la piazza davanti al balcone
di Palazzo Venezia dai fanatici del Duce.
Arrivati a
questo punto, io pongo la domanda: come fa ad essere legittimato dal consenso
popolare a governare uno che possiede, in prima persona quasi tutti gli
strumenti che condizionano o perfino creano il consenso popolare stesso? Non
dovrebbe essere chiaro a tutti che siamo alla presenza di un consenso costruito
e non libero? Se A+B fa C, se divisione dei poteri e pluralismo
dell'informazione fondano la democrazia, come fa ad esserci legittimazione
democratica il C se manca il pluralismo dell'informazione il B? Come non
rendersi conto che c'é contraddizione fra la legittimazione a governare e la
presenza del conflitto d’interesse (e la mancanza della par condicio)?
Se gli
strumenti per creare il consenso politico, che poi verrà espresso dal voto,
sono in mano ad una sola parte in modo predominante, come potrà essere libero e
legittimo il consenso espresso dagli elettori, guarda caso proprio verso chi ne
é padrone, ed usa a proprio piacimento gli strumenti che creano il consenso
stesso? Il consenso libero, e quindi legittimo, si può avere solo in presenza
della “par condicio” in presenza di un pluralismo dell’informazione che
presenti la realtà dai vari punti di vista, da quello di chi governa e da
quello di chi denuncia ciò che non funziona, cioè da chi fa opposizione; da
quello dei ricchi, per i quali la crisi é solo virtuale, e da quello di chi é
precario, di chi é disoccupato, di chi non ha neppure il necessario per vivere,
di chi é sotto la soglia della povertà.
Che la
situazione italiana sia ai limiti dell'assurdo é dimostrato dal fatto che
l'"ineffabile", l’"unto" di falsità, di immoralità, di
corruzione, di evasione, di illegalità e di antidemocraticità, ha perfino il
coraggio di presentarsi al popolo vantandosi di aver introdotto
"l'etica" nella vita politica italiana! C'é solo da meravigliarsi che
questa bestemmia da premio Oscar non abbia prodotto una spaccatura nel
pavimento, facendolo precipitare anticipatamente in quell’inferno che, se ci
fosse, lo attenderebbe con ansia. Siamo alla presenza del cerchio perfetto: il
padrone della "fabbrica degli allocchi-alienati" la fa funzionare a
pieno ritmo; gli opacizzati, solleticati nei punti sensibili che rivelano la loro
mancanza di etica, l'odio per le tasse, il disprezzo per i diversi e per i
poveri, il razzismo per gli immigrati, l'arrivismo, l'invidia per il potere, la
ricchezza, il successo, la visibilità televisiva, continuano a dare il proprio
voto esattamente a colui che li ha resi tali, di tale "qualità
etica".
E tutto questo
é stato ottenuto soprattutto attraverso la proposizione aggravata e continuata,
da parte della TV, di quella cultura made in USA, di quel "beati gli
indefinitamente ricchi", che è il cancro maligno che colpisce l'umanità in
modo devastante, con dei singoli tumori che trattengono enormi ricchezze, e con
miliardi di viventi che sperimentano la fame, la miseria, lo sfruttamento, le
malattie, la violenza e la morte anche dei piccini, per mancanza di uno spicciolo....
Il cerchio é perfetto, e la malignità luciferina: il ricco epulone ha fatto i
poveri Lazzari a propria immagine e somiglianza; accalappia il loro consenso
elettorale, e si trova legittimato a divorare sempre di più in ricchezza e
potere, lasciando a loro, come ai cagnolini, le briciole e qualche osso…
E
l'opposizione che fa? Riconosce essa pure la precedente legittimità maligna, e
non riesce ancora a mettere a fuoco qual è la radice di tale legittimità: la
cultura televisiva del "beati i ricchi" e la sistematica distorsione
della realtà, presentata dal punto di vista di chi bestemmia sistematicamente
l'orfano, la vedova e lo straniero, con tanto di benedizione del Vaticano e
della CEI!
Cosa fare a
questo punto?
Prendersela di più col
"rincoglionente", che non sta facendo altro che il proprio mestiere
di piazzista vendendo i piccioni a tre al paio, o con i
"rincoglioniti", che continuano ad ammirare, a sostenere ed a votare per il corruttore, che
si é specializzato nel rincoglionirli? Ai posteri l'ardua sentenza! Per ora
accontentiamoci che la Corte Costituzionale abbia dimostrato, con la bocciatura
del Lodo-Alfano, che la democrazia, anche se sotto continuo assedio, resiste; e
poi poniamo in essere una spedizione archeologica che riporti alla luce il
Manifesto, il prezioso messaggio di S. Carlo Marx, eco di una Parola che
risuona e ci provoca da 2000 anni, e che continuiamo a rifiutare: il guai ai
ricchi, e il guai alla religione che li accompagna e li benedice .....
Mario Mariotti Domenica 08 Novembre,2009 Ore: 16:03 |