Presentazione
“Giornalista di Pace”
di Gloria Capuano
Da più di 40 anni mi macero, ma
freddamente, intorno all’utopia della Pace. Dopo altri venti anni sono
approdata a una identificazione d’insieme di questa tanto auspicata quanto vanamente
menzionata utopia. Poi gradualmente si è configurato all’occhio della mia mente
un Progetto, tradotto poi in un libro dal titolo “Progetto Informazione per
creare un Giornalismo di Pace”che ha avuto una lunga, ancora attuale storia e
innumerevoli consensi (compreso il premio Mandir).
-In che cosa consiste questo
Progetto?- Nel finalizzare alla Pace l’enorme e del tutto inutilizzato potere
della Comunicazione.
Trattandosi di un Progetto assai
complesso non è lo spazio di una semplice presentazione di un libro il posto
idoneo a parlarne.
Questo libro dal titolo
“Giornalista di Pace” (titolo a me conferito in diverse autorevoli sedi), è una
raccolta di articoli scritti dal 2001 al 2006 avendo come unica stella
d’orientamento quella della Pace.
In esso si ha la pretesa di
essere drasticamente al di fuori delle parti, quindi nessuna passionalità e
meno che meno fanatismo.
Non che ritenga d’esserci sempre del
tutto riuscita per una precisa drammatica ragione, quella che impedisce
all’umanità di evolversi, (non in senso tecnologico ma coscienziale). Mi
riferisco alla difficilmente sanabile violenta frizione tra l’emergenza, dico
la quotidianità troppo spesso anche tragica, e i Progetti di olistica portata.
Tali Progetti guardano ad una visione
mondiale, senza la quale - grazie a una forse incauta multimedialità che
nullifica le distanze e tempi relativi mettendo così a nudo mortificanti
differenze e atrocità - la Pace sarà per sempre irraggiungibile.
Da giornalista di Pace in questo
libro mi limito dunque a tentare un approccio equilibrato e scevro da qualsiasi
animosità alla vita politico-sociale, per ora calibrata al nostro Paese, mentre
nel Progetto vero e proprio è intesa la ricerca di un vero e proprio
linguaggio, leggi significati, votato esclusivamente alla Pace e veicolabile
ovunque.
-Da chi?-
-Da particolari Comunicatori preparati secondo la
Scienza della Pace, in radicale antitesi con i valori della tradizionale
cultura umana impostata secondo il prevalere del più forte, meglio dire del
culto della violenza.
Mi scuso per l’eccessiva
semplificazione, è ovvio che crediamo anche nell’esistenza di tradizioni non
belluine, in caso contrario nulla sarebbe suscettibile di cambiamento secondo
la logica che tutto ha un principio.
Ora si tratta di saperli coglierli
e dilatarli questi pacifici intenti fino a farli divenire assolutamente
prioritari mediante l’evoluzione d’ogni singola persona. Solo così potrebbero
diventare credibili gli sforzi anelanti alla Pace dei tanti e purtroppo disuguali
Governi. Le loro buone intenzioni sono destinate a fallire senza una forza
popolare di sostegno, a causa della dominante e persistente necessità di difesa
se non, ancora peggio, di una volontà di dominio, (quasi sempre difficilmente
scindibili l’una dall’altra).
Oggi con la forza di penetrazione della multimedialità - e
la pressione per la Pace assai diffusa ovunque - si può dare inizio a questa
azione.
Non si tratta di una
metamorfosi rapida, ma dell’esatto contrario, e neppure indolore.
Sempre che si sia determinati a credere nell’esistenza di un
libero arbitrio di specie.
Gloria Capuano
Settembre 2009
E-mail: gl.capuano@tin.it
Tel. 06 30880277 Domenica 06 Settembre,2009 Ore: 09:04 |