Il Mattinale del direttore
Giovanni Sarubbi

RICOTTARO
Ad una settimana dal voto irrompe nella campagna referendaria l’argomento del “ricottaro”. La parola “ricottaro” in napoletano indica il magnaccia, ossia lo sfruttatore di prostitute ed ha un connotato sicuramente offensivo.
È una variante dell’argomento della “casta” e si traduce in “tutti quelli che votano NO sono dei ricottari”. Lo ha tirato fuori per prima l’ineffabile Travaglio fornendo una lista di coloro che voteranno NO e indicando tra essi ad esempio Formigoni.
Ovviamente non è un argomento politico. Non spiega perché, rimanendo immutato tutto il resto della Costituzione, bisognerebbe ridurre semplicemente il numero dei parlamentari.
Rimanendo all’argomento del “ricottaro”, Travaglio e tutti quelli che lo sbandierano fanno finta di dimenticare che votano SI i campioni dell’assenteismo parlamentare come Matteo Salvini e Giorgia Meloni, Lega e Fratelli d’Italia. Quelli che vogliono l’uomo solo al comando. I difensori degli evasori fiscali, i sostenitori della libertà di uccidere in casa propria e, per ritornare ai “ricottari” in senso stretto, quelli che vogliono la riapertura delle case chiuse. Ma che bella compagnia, verrebbe da dire.
La Costituzione è un tutt’uno e non si può modificare la seconda senza attaccare anche la prima parte, quella dei “principi”. E il numero dei parlamentari è legato sia alla rappresentanza dei cittadini, sia al funzionamento delle due camere. Meno parlamentari significa vanificare il processo di formazione delle leggi che ora vengono votate articolo per articolo prima nelle commissioni e poi nel voto d’aula. Significa che le leggi le farà una sola persona, il duce o capitano che dir si voglia, e il parlamento servirà solo alla ratifica formale. La democrazia è un’altra cosa. NOI VOTIAMO NO!

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12/09/20 : 8:43:32
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