Il buongiorno del direttore
Giovanni Sarubbi

MORIRE PER IL PETROLIO
La guerra è follia. Sono folli i politici che la deliberano i generali e i soldati che la combattono. Sono folli e criminali i produttori di armi, che traggono profitto dalle campagne di odio contro una inesistente invasione che porta la gente ad armarsi. Sono folli e ipocriti quelli che esprimono “dolore e vicinanza” ai militari italiani feriti in Iraq ieri e che dicono, come ha fatto Salvini, “Servono soldi per loro, non pacche sulle spalle”.
No, non servono soldi per i militari, per le armi e le guerre che si combattono per il petrolio e le materie prime. Servono soldi per gli asili nido, gli ospedali, le scuole, i trasporti pubblici, il disinquinamento di tutti i territori inquinati dalla follia di una industria che pensa all’arricchimento dei proprietari e non alla salute dei cittadini. Servono soldi per un sistema economico senza lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo e che garantisca a tutti “un’esistenza libera e dignitosa”, come scrive l’art. 36 della Costituzione.
Le missioni militari italiane all’estero, e ce ne sono ben 37, violano la Costituzione (art. 11), non ci garantiscono alcuna sicurezza e non tengono alto alcun onore dell’Italia. Ingrassano i petrolieri. L’onore dell’Italia sarebbe alto se la smettessimo di sfruttare i paesi africani e depredarli delle loro risorse trasformandoli in un inferno da cui non si può che scappare. Per questo c’è la guerra e non c’è guerra senza morti e feriti. E occorre disertare e fermare tutte le guerre. Via l’Italia dalla guerra.


Maledetta la guerra e i ministri


11/11/19 : 7:51:51
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