Sono diventato una gigantesca domanda

Galatina 14 novembre 2018


di Centro Ecumenico Oikos

Con molto piacere comunichiamo questa nostra iniziativa: “E io civis, (cittadino) a chi devo obbedienza? L’ideale della società imperfetta in Sant’Agostino" .
La nostra Associazione non ha fini di lucro e si sostiene con le sole quote dei soci. Di seguito una breve presentazione dell'iniziativa.
 Il Tempo è superiore allo spazio è il primo appuntamento di quattro incontri ispirati ai quattro principi formulati da papa Francesco nella Evangelii Gaudium e che ritroviamo anche nelle due encicliche la Lumen Fidei e la Laudato si sulla cura della casa comune.
Il Tempo è superiore allo spazio è un principio fondamentale che il papa ci esorta a considerare per non perdere la speranza di una umanità e di un mondo migliore: l’uomo, infatti, è avviato verso un progresso etico - della sua persona e della società - irreversibile. Questo sviluppo, questo cammino dell’uomo avviene nel tempo che è simultaneamente veloce e mutevole e quindi occorre pazienza ma anche determinazione per non rimanere aggrappati ad uno spazio che di fatto irrigidisce e cristallizza i processi di crescita e di sviluppo dell’umanità. Se dare priorità allo spazio significa ricerca smodata di potere e autoaffermazione, dare importanza al tempo, significa, invece, occuparsi delle persone, del loro bene e della loro crescita, significa creare dinamismi nella società che «coinvolgono altre persone e gruppi che le porteranno avanti, finché fruttifichino in importanti avvenimenti storici.»1 .
In campo ecumenico, Il tempo è superiore allo spazio indica che il miope abbarbicarsi sulle proprie posizioni non favorisce il Vangelo ma fornisce una contro testimonianza e impedisce di scorgere la bellezza dell’annuncio cristiano che mira, invece a quell’unità, tanto chiesta da Cristo che «tutti siano una sola cosa» (Gv 17,21). L’impegno per l’unità si svolge nel tempo per imparare a conoscere l’altro senza pregiudizi, senza diffidenze, per imparare a fidarci gli uni degli altri ricordando che siamo tutti pellegrini sulla terra e tutti bisognosi della libera e generosa azione dello Spirito che ci guida alla ricerca del bene comune e ci incoraggia ad essere operatori di pace.
Il tempo è superiore allo spazio riguarda anche la nostra società, oggi sempre più dimentica dei principi cristiani e favorevole a leggi che si discostano dall’etica cristiana. “E io civis, (cittadino) a chi devo obbedienza? Secondo Sant’Agostino le leggi dello Stato non intendono sostituirsi alla legge di Dio ma mirano a tutelare ciò che è utile a tutti o almeno alla maggior parte dei cittadini e del resto, anche i cristiani finiscono per non amare il giusto ma l’utile2 . Ma qual è la differenza tra ciò che è giusto e buono e ciò che è utile a tutti o quasi? Le leggi dello stato hanno una funzione positiva anche se imperfette? Cosa deve fare il cristiano quando si rende conto che le leggi dello Stato vanno contro i principi in cui crede? Con gioia ti proponiamo questo incontro di grande attualità che ci auguriamo ti risulti interessante e gradito.
“E io civis, (cittadino) a chi devo obbedienza? L’ideale della società imperfetta in Sant’Agostino“.3
Mercoledì 14 novembre alle ore 18.30 nella Sala Mons. Pollio della Chiesa di San Biagio Galatina.
1 Papa Francesco Evangelii Gaudium, n.223
2 Agostino Sermoni 16b, in M. Eckhart, a cura di M. Vannini, ed. Paoline, Milano 1997, p. 197
3 Il tema è stato scelto fra quelli contenuti nel libro “Sono diventato una grande domanda “di Mons. Luigi Manca Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Metropolitano di Lecce e profondo conoscitore di Sant’Agostino e delle sue opere.



Venerdì 09 Novembre,2018 Ore: 17:20