Saggezza olandese

Bruno Gambardella

 


 

Nei giorni scorsi i media olandesi hanno pubblicato una lettera inviata dal sindaco di Amsterdam, Job Cohen, al ministro degli Interni Guusje ter Horst. Il primo cittadino ha chiesto al governo di legalizzare la coltivazione della cannabis sotto la supervisione dello Stato. Cohen, noto per le sue posizioni controcorrente, parte dal ragionevole concetto secondo il quale, visto che la cannabis è consentita nei coffe shop, non si capisce perché non si debba dare la possibilità ai "commercianti" di rifornirsi alla luce del sole evitando quindi i contatti con le bande criminali: la coltivazione controllata dallo Stato "potrebbe far crollare gli affari del crimine organizzato".

E' molto difficile che l'appello di Cohen possa essere accolto dall'attuale esecutivo, composto dai cristiano-democratici e da membri di un piccolo partito d'ispirazione cristiana che reclamano da tempo una politica più severa di contrasto alle droghe, comprese quelle leggere ad oggi tollerate nel Paese dei mulini a vento. Laburisti, i liberali e i verdi sarebbero favorevoli a sperimentare una sorta di "erba di Stato" come quella richiesta da Cohen.

Personalmente ritengo che questa proposta spiccatamente anti-proibizionista, se fosse attuata sul serio, sarebbe molto utile ed efficace per contrastare alla radice il traffico criminale delle droghe, che si fa sempre più imponente in tutto il mondo. Rammarica il fatto che oggi abbiano il primato le politiche repressive e proibizioniste che hanno il solo risultato di mandare in galera il consumatore delle sostanze stupefacenti (che non sono di certo dei delinquenti) e di incrementare gli incassi dei criminali che trafficano sulle medesime.

La proposta, in ogni caso, è decisamente saggia, forse troppo per l'Europa di oggi... I clan stiano pure tranquilli...


 


 


 



 

 
 



 



Sabato 12 Dicembre,2009 Ore: 20:21