GUERRA, CARESTIA, E GRAZIA ("CHARIS") DI DIO ("CHARITAS"). IL VANGELO DI PAPA RATZINGER E DI TUTTI I VESCOVI: IL "PANE QUOTIDIANO" DEL "PADRE NOSTRO", VENDUTO A "CARO PREZZO" "DEUS CARITAS EST", 2006).
EUCHARISTIA ED ESCLUSIONE. AI DIVORZIATI, AI RISPOSATI, ALLE PERSONE OMOSESSUALI NIENTE COMUNIONE!!!
In riferimento alle dichiarazioni fatte da alcuni vescovi della chiesa cattolico-romana, una nota della Diocesi Cattolica Ortodossa di Monza e Milano
a cura di Federico La Sala
CHIESA + CRISTIANA ANTICA + CATTOLICA e + APOSTOLICA Milano, 6 Febbraio 2010 IN RIFERIMENTO ALLE DICHIARAZIONI FATTE DA ALCUNI VESCOVI DELLA CHIESA CATTOLICA ROMANA, CIRCA LA NEGAZIONE DELL’EUCARISTIA AI DIVORZIATI RISPOSATI O ALLE PERSONE OMOSESSUALI E CONVIVENTI, LA NOSTRA DIOCESI PER MANDATO DELL’ARCIVESCOVO MONS. GIOVANNI CLIMACO MAPELLI E DEL SUO PRESBITERIO COMUNICA PUBBLICAMENTE CHE PRESSO LE COMUNITA’ PARROCCHIALI DELLA NOSTRA DIOCESI QUESTE PERSONE TROVERANNO LA PIENA ACCOGLIENZA E NON SARA’ NEGATA LORO LA GRAZIA DEI SACRAMENTI di CRISTO. La nostra Chiesa Diocesana, rispettando pienamente la tradizione antica sull’Eucaristia, che risale all ’epoca apostolica e patristica fondamentale e originaria, che non la considerava "premio per i migliori, o per i più buoni", (e che si ritengono "perfetti") ma bensì "viatico di salvezza" e cioè "sacramento della remissione stessa dei peccati per la vita eterna" invita chi è escluso dalla comunione della Chiesa Cattolica Romana a venire nelle nostre Parrocchie dove verrà data loro la piena possibilità di accedere ai sacramenti della grazia di Cristo. La comunione eucaristica, nelle Chiese di antica origine e tradizione, non veniva negata se non in presenza di "gravi delitti", spesso pubblici e notori, e dopo un periodo penitenziale col discernimento spirituale, ogni persona, attraverso la confessione sacramentale dei peccati poteva accedere alla mensa eucaristica. Queste chiusure totali verso persone divorziate e risposate o persone omosessuali è dovuta all’introduzione canonistica e legalistica introdotta progressivamente nei secoli più tardi e in particolare dal Concilio tridentino (secolo XVI), che hanno alterato l’originale dottrina teologica, risalente agli Apostoli e ai Santi Padri, unica originaria ed autenticamente cattolica e ortodossa. Purtroppo l’ignoranza teologica in materia sacramentale è molto diffusa non solo tra i fedeli, ma anche tra i Vescovi ed i Preti. I Padri delle origini chiamavano l’Eucaristia, il "sacramento della misericordia divina", al pari del sacramento stesso della riconciliazione. Infatti se ad accostarsi ad essa fossero solo i "perfetti", o i "santi" (coloro che si ritengono tali) che necessità avrebbero di comunicarsi al Corpo e Sangue di Cristo, alla Cena del Signore che è "venuto per i malati e non per i sani"? Se invece da essa vengono allontanati o si sentono indegni di avvicinarsi i "peccatori" o coloro che sanno di essere uomini e donne fallibili ed esposti all’errore e bisognosi della grazia di Cristo, allora Cristo cosa sarebbe venuto a fare nel mondo? "Prendete e mangiate ... prendete e bevetene tutti..." questo ha detto il Signore nella sua Cena, non ha introdotto selezioni di sorta tra persone, neppure di fronte a Giuda che lo stava per tradire... Con queste negazioni e queste strane usurpazioni del potere divino del Signore e Maestro, i Vescovi della Chiesa Cattolica Romana, prima che offendere e calpestare i diritti dei fedeli, rischiano di calpestare la grazia stessa dell’amore di Cristo donato ad ogni fratello e sorella. La nostra Chiesa intende da sempre seguire l’insegnamento vero tramandatoci dal Signore e dalla sua Chiesa apostolica. dalla SEDE DIOCESANA ARCIVESCOVILE Mons. + Giovanni Climaco Mapelli tel. 339. 5280021 - 02. 9547340 centrostuditeologici@alice.it CHIESA CATTOLICA ORTODOSSA dei SANTI CIRILLO e METODIO in MILANO Via Govone, 56 MILANO Sul tema, in rete, si cfr.:
Domenica 07 Febbraio,2010 Ore: 09:51 |