Conflitti.
Il CEC promuove una consultazione sulla riunificazione della penisola coreana
di Agenzia NEV del 28-10-2009
Kobia: è tempo di togliere le sanzioni contro la Corea del Nord
Roma (NEV), 28 ottobre 2009 - “E' mia convinzione che sia giunto il tempo di far cadere le sanzioni economiche alla Corea del Nord”. È quanto ha affermato il pastore Samuel Kobia, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), lo scorso 20 ottobre ad Hong Kong durante un incontro di chiese sul tema della riunificazione della penisola coreana. “Le sanzioni colpiscono indiscriminatamente l'intera popolazione e finiscono per penalizzare i più deboli – ha aggiunto Kobia –. Per questo chiedo alle chiese membro del CEC di fare pressione sui propri governi affinché le sanzioni vengano tolte”. Kobia ha presentato la sua posizione ai 140 rappresentanti di chiese riuniti ad Hong Kong dal 17 al 20 ottobre scorso per la consultazione “Pace, riconciliazione e riunificazione della penisola coreana”, convocata dal CEC e dalla Conferenza cristiana dell'Asia per fare un bilancio dei 25 anni del “Processo di Tozanso” e rilanciare gli sforzi delle chiese cristiane per la Corea. Fu infatti nella città giapponese di Tozanso che nel 1984 il CEC riunì i rappresentati delle chiese cristiane del Nord e del Sud della Corea, insieme ai loro partner ecumenici internazionali, per camminare insieme verso la riconciliazione e la riunificazione. “Si tratta di un cammino nel quale abbiamo sempre rifiutato approcci aggressivi e provocatori per risolvere i conflitti”, ha spiegato Kobia aggiungendo: ”Dopo una visita in Corea del Nord mi sono reso conto che oggi la priorità per i negoziati è l'abbandono delle sanzioni”. Kobia si è infatti recato nei giorni immediatamente precedenti la consultazione di Hong Kong in Corea del Nord dove ha incontrato rappresentanti delle chiese evangeliche locali ed ha avuto un colloquio con Kim Yong-Nam, presidente del Presidio dell'Assemblea popolare suprema della Repubblica nordcoreana. Kim Yong-Nam ha auspicato l'intera denuclearizzazione della penisola coreana, tanto nel Nord quanto nel Sud, mentre Kobia ha espresso la posizione del CEC sulle armi nucleari che consiste nello smantellamento degli arsenali esistenti e nella rinuncia, a chi ancora non ne possiede, a dotarsi di ordigni atomici.
La posizione di Kobia sulle sanzioni è condivisa dal segretario generale della Conferenza cristiana dell'Asia, Prawate Khid-arn, mentre più prudente è la posizione del pastore Kwon Oh Sung, segretario generale del Consiglio nazionale delle chiese in Corea del Sud: “La priorità per la Corea è la denuclearizzazione totale. E' invece difficile dire se le sanzioni vadano tolte o mantenute. C'è bisogno di maggiore riflessione”. Come segno di speranza per il futuro, la celebrazione eucaristica che ha concluso l'incontro di Hong Kong è stata copresieduta da cristiani delle due Coree.
Giovedì 29 Ottobre,2009 Ore: 16:14 |