KEK/4.
Eletto il nuovo Comitato Centrale
di Agenzia NEV del 22-07-2009
A rappresentare l’Italia č il battista Edouard Kanza Kibongui di origine congolese
Roma (NEV), 22 luglio 2009 – Tra i nuovi rappresentanti di chiese eletti dalla XIII Assemblea generale della Conferenza delle chiese europee (KEK, Lione 15-21 luglio) nel Comitato centrale - organo esecutivo tra due assemblee – c'è anche Edouard Kanza Kibongui, dal 2006 membro del Comitato esecutivo dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI), originario del Congo-Brazaville. E’ la prima volta che un afro-italiano entra nell’organismo composto da quaranta persone provenienti da una ventina di paesi europei. “Il mio compito vuole essere non solo quello di costruire ponti, ma soprattutto di renderli accessibili anche a chi si trova nei luoghi più remoti. Serve dunque costruire strade che permettano a tutti di accedere a quei ponti. In questo senso sosterrò in seno al Comitato centrale della KEK le ragioni delle chiese di minoranza, comprese quelle dei migranti”, ha dichiarato Kibongui, aggiungendo: “In questo particolare momento della storia la sfida è dimostrare tramite le chiese che la diversità non è un problema, ma un arricchimento per tutti”.
Più in generale, sulla composizione del nuovo Comitato Centrale, il segretario generale della KEK, Colin Williams, ha espresso soddisfazione: “L’eterogeneità delle nostre chiese membro è stata rispecchiata al meglio sotto ogni punto di vista: sia di rappresentanza nazionale, ma anche confessionale, di genere, di chiese di minoranza e soprattutto di diverse generazioni. E’ la prima volta che 6 dei 40 membri del Comitato Centrale sono giovani”. Il Comitato centrale eleggerà a dicembre, nel corso del suo primo incontro, il nuovo presidente della KEK.
Un altro italiano, il valdese Michel Charbonnier, è stato eletto nel gruppo di lavoro composto da 15 membri, che da qui al 2011 avrà il difficile compito di elaborare una proposta di revisione strutturale e statutaria della KEK.
“La KEK rimane per le chiese piccole e di minoranza, come quelle evangeliche italiane, un importante e valido luogo di incontro, scambio e partecipazione, nel quale anche la nostra voce contribuisce al raggiungimento di un messaggio e una posizione comune sulle questioni di rilevanza europea – spiega Laura Casorio, segretaria esecutiva della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), che ha coordinato la presenza dei delegati italiani all'Assemblea –. Ora si tratta di riportare in Italia i risultati dell'Assemblea e condividerli con le nostre chiese di appartenenza”.
Dall'Italia erano inoltre presenti, in rappresentanza delle rispettive chiese, le valdesi Nataly Plavan ed Elisabetta Ribet, la battista Franca Di Lecce, il metodista Peter Ciaccio e il luterano Georg Schuchmann. La delegazione italiana ha contribuito anche al dibattito preassembleare stilando il documento "MED - Mare, Europa, Diritti” (vedi NEV 27/09).
Giovedě 23 Luglio,2009 Ore: 15:23 |