LASSOCIAZIONE SOTTENCOPPA PER UN COMMERCIO EQUO E SOLIDALE, PRESENTA: IL PROGETTO DI SOLIDARIETA INTERNAZIONALE CON IL PERU - MINKA: LAVORO COMUNE CON SCAMBIO DI BENI - INTERVERRANNO: COSTANTINA APAZA DE QUISPE ARTIGIANA DELLA PROVINCIA DI JULIACA - PUNO GIOVANNI RUSSO PRESIDENTE DELLASSOCIAZIONE SOTTENCOPPA GIUSEPPE CAPASSO SINDACO DI SAN SEBASTIANO AL VESUVIO ISADORA DAIMMO ASSESSORE PACE, COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E IMMIGRAZIONE PROVINCIA DI NAPOLI PARTECIPERANNO INOLTRE RAFFELE ARATRO PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE SAN SEBASTIANO AL VESUVIO STEFANIA ACHELLA ASSESSORE ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE DI SAN SEBASTIANO AL VESUVIO A SEGUIRE FESTA CON MUSICA E PIATTI PERUVIANI PRESSO LA SEDE DELLASSOCIAIZONE SOTTENCOPPA IN PIAZZA DELLA CONCORDIA, 23 SAN SEBASTIANO AL VESUVIO IL PROGETTO E REALIZZATO GRAZIE AL CONTRIBUTO DELLA PROVINCIA DI NAPOLI ASSESSORATO ALLA PACE,COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E IMMIGRAZIONE Lassociazione SOTTENCOPPA, con sede a San Sebastiano al Vesuvio, si occupa di COMMERCIO EQUO E SOLIDALE dal 1999. Tra i criteri principali del Commercio Equo cè la relazione diretta con i produttori del Sud del Mondo al fine di costruire relazioni profonde, scambi commerciali continuativi e conoscenza reciproca.
Progetto Tra i criteri principali del commercio equo cè la relazione diretta con i produttori del sud del mondo. Per questo Sottencoppa, ha deciso di ascoltare la richiesta di aiuto lanciata dal gruppo Minka nel 2006, ed attivare un canale dimportazione diretta di artigianato dal Perù. Non si tratta di una normale importazione, bensì di uno STOCK di magazzino accumulato dai produttori a causa della concorrenza sleale, effetto perverso dello sviluppo di un mercato globale. Ben 21.670 pezzi che i produttori sarebbero stati costretti a svendere sul mercato locale, a causa degli intermediari che sfruttano le condizioni di povertà, ma anche dei grandi importatori del Commercio Equo, perché si tratta, appunto, di uno stock e quindi “fondi di magazzino”. Il progetto riguarda soprattutto gli artigiani della terracotta e dellAlpaca, il piccolo camelide simile ad un lama, che vive sulle Ande. La lana di alpaca, estremamente pregiata, è da tempo oggetto delle mire delle grandi multinazionali, con molteplici conseguenze negative. I graziosi animali dal manto colorato ( le industrie tessili hanno riconosciuto 22 tipi di sfumature, dal marrone al grigio scuro), stanno infatti gradualmente scomparendo. La causa risiede nellinteresse delle imprese ad effettuare una vera e propria selezione di razza, destinando al macello gli alpaca non bianchi, per offrire sul mercato altri colori e assecondare così i gusti occidentali che non corrispondono alla lavorazioni tradizionali peruviane. Per non parlare dei danni alla produzione artigianale, quasi interamente sostituita da quella meccanica! Limportazione vuole essere solo la prima fase di un progetto più ampio, che contempla la produzione di un documentario sulla realtà delle zone rurali peruviane e la promozione del turismo responsabile quale forma di conoscenza e precisa scelta di vita. Minka
In dialetto quechua (uno dei tanti del Perù), MINKA significa “lavoro comune con scambio di beni”. Dal 1977 Minka favorisce e sostiene le organizzazioni artigianali che sorgono dal basso, svolgendo attività formative, fornendo consulenza, sviluppando analisi di mercato e curando la commercializzazione dei prodotti artigianali. Per questa ragione, é membro propulsore ed attivo dalla Federazione Internazionale per il Commercio Alternativo (IFAT) fin dalla sua creazione nel 1991. Oggi giorno MINKA lavora con circa 3.000 artigiani, la maggioranza donne, ubicati sugli altopiani di Puno e Cusco, nonché nella zona di Piura e nei bassopiani tropicali di Tarapoto, dove viene coltivato il cotone organico tipico del Perù di epoca precolombiana e preincaica, che lentamente sta sostituendo la coltivazione della foglia di coca in una zona marginale e lontana dal “mondo che conta”. Minka e gran parte delle 31 organizzazioni partner dislocate in tutto il territorio peruviano, promuovono anche il turismo responsabile al fine di offrire ai visitatori ed ai produttori lopportunità di conoscersi.
Associazione Sottencoppa
Sottencoppa nasce dallesigenza di sensibilizzare il territorio approfondendo i temi del commercio equo e solidale, del consumo critico e dello sviluppo sostenibile. Dal 1999 lassociazione propone alla cittadinanza un nuovo modello di società fondato su unequa ridistribuzione delle risorse e la conseguente riduzione del divario tra Nord e Sud . Divenuta un utile strumento di divulgazione, Sottencoppa agisce affinché nessuno dia per scontata lattuale rappresentazione del mondo che evidenzia un occidente imperante, la suddivisione in centro e periferia, la dipendenza schiacciante tra paesi poveri e ricchi. Preferisce piuttosto un pianeta capovolto, sottosopra, sottencoppa appunto, come quello di cui si carica il piccolo Atlante del logo. Le attività che da quasi nove anni coinvolgono circa 40 volontari, hanno come obbiettivo principale proprio quello di sostenere i lavoratori di ogni nazionalità, contadini, artigiani, impiegati ed operai, che portano sulle spalle il peso dei nostri errori e dei quali la società non potrebbe fare a meno. Nellera di Internet e della globalizzazione, chi partecipa alle attività di Sottencoppa vuole riscoprirsi soggetto, non più oggetto dei rapporti sociali, prendendo coscienza del valore dei propri gesti quotidiani. Per maggiori informazioni e contatti: Giovanni Russo 333-4244660
Mercoledì, 06 giugno 2007
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