Volontariato
Care amiche, cari amici di dodiciceste

di Marilena Terzuolo

4 settembre 2008

Care amiche e cari amici,
veniamo a voi per comunicarvi buone notizie.
Per Bruno e Giuseppina si avvicina il 30 settembre, giorno della partenza per l’Africa.
Giuseppina è alla sua prima esperienza in Eritrea, ma non come volontaria. Alcuni anni fa è’ stata in Brasile con il marito e insieme avevano in progetto in proseguire su questo cammino , purtroppo è rimasta sola e con molta forza e coraggio vuole portare avanti quello che era il loro progetto comune. Suo compito a Segheneiti sarà quello di insegnare alle nostre donne taglio e cucito e il lavoro a maglia dando loro la possibilità di ampliare le loro conoscenze e variare la gamma della loro produzione.
Bruno, oltre alle solite incombenze avrà anche il mandato di sondare la possibilità di realizzare nuovi progetti nel campo medico e idrico per conto della Fondazione “Dante Nano e Livia Sacchi onlus” di Alessandria che vuole servirsi della nostra Associazione per realizzare gli scopi della Fondazione stessa. Di questa fiducia siamo molto onorati e vi daremo in seguito ulteriori dettagli.
Naturalmente oltre a tutti questi scopi pratici Giuseppina e Bruno hanno , come sempre, il compito di portare alle nostre donne tutto il nostro affetto, la nostra amicizia, la nostra voglia di condividere con loro almeno le briciole della nostra fortunata situazione di occidentali che qualcosa da mettere nel piatto pranzo e cena lo trovano sempre.
Dico “nostre” con molto pudore e certamente senza alcun senso di possesso; queste donne sono “nostre” perché ci sono entrate nel cuore e nell’anima, abbiamo visto i loro grandi occhi tristi, conosciamo i loro nomi dal significato bellissimo, abbiamo visto la cura che hanno nel crescere i loro bambini e nell’accudire i loro vecchi, abbiamo riscoperto con loro il significato della vita che è qualcosina di diverso dall’accumulare oggetti assolutamente inutili.
A fine ottobre Giuseppina tornerà a casa a raccontarci la sua storia e Bruno proseguirà per il Mozambico dove lo attenderanno due mesi di caldo torrido: sarà piena estate,,,,,,,,piena anche di malaria, ma ormai Bruno non lo ferma più nessuno. !!!!!!!!!
A Quelimane continuerà il lavoro nella Scuola di Falegnameria e seguirà la realizzazione dei banchi per la scuola pubblica del Barrio che ospita 3.000 bambini senza un banco né tanto meno una cattedra per il maestro. La piccola cooperativa di falegnami che realizzerà questi banchi necessita ancora di qualche attrezzatura per eseguire al meglio il lavoro e Bruno spera di poter realizzare anche questo piccolo grande sogno.
Naturalmente in questi due mesi, oltre alla falegnameria, Bruno riuscirà anche ad inventare almeno una dozzina di altri ....lavori....come pollai, orti, sartorie e quant’ altro per ogni tipologia di potenziali lavoratori, dalle donne invalide agli uomini perennemente disoccupati.
Nei mesi scorsi un ottimo lavoro è stato svolto dal gruppo di volontarie (Luisa, Renza, Maria Grazia, Bruna, Maria Rosa, Lidia, Daniela, Patrizia) che si occupa dei mercatini. E’ un servizio faticosissimo quanto utilissimo: ci permette di smerciare i lavori delle donne, incassare un po’ di soldi, e sopratutto rendere visibile l’Associazione Dodiciceste ad un pubblico più vasto.
Di tutte queste cose e di altro ancora parleremo nella riunione che faremo prima della partenza di Bruno e Giuseppina e di cui vi daremo notizia appena avremo deciso il giorno e l’ora.
A questo punto dovrei fare appello al vostro portafoglio, è sempre un compito sgradevole che faccio malvolentieri, ma è necessario, anzi indispensabile. Siamo tutti ed tutte in difficoltà, ma è anche vero che tutti e tutte abbiamo ancora qualche pane e qualche pesce dimenticato in qualche tasca. Tiriamolo fuori, mettiamolo in comune, bastano anche poche briciole, insieme a tante altre briciole diventeranno un pane fragrante e nutriente mentre invece, tenuto in tasca , imputridisce e marcisce.
Ognuno e ognuna di noi, con la nostra diversa sensibilità (cattolici, protestanti, diversamente cristiani, agnostici, atei e quant’altro) sa che facciamo parte tutti quanti di un grande, ma al tempo stesso piccolissimo villaggio globale dove deve esserci nutrimento e serenità per tutti i suoi abitanti.
Grazie

p. l’Associazione dodiciceste – ONLUS
Marilena Terzuolo



Venerdì, 26 settembre 2008