LA SCIENZA DEI CRETINI

di Stefania Salomone

Non intendo affatto mettere in dubbio l’utilità del telefono cellulare, così come del forno a micro-onde e così via, ma che si definisca “appassionata” gente che si accalca davanti ad un negozio per accaparrarsi il nuovo telefonino ipertecnologico, è davvero troppo.
La passione è altro: è cuore, è generosità.
Questa invece è stupidità, è voglia di sprecare i propri soldi per cose che non sono affatto necessarie, come non è necessario “essere i primi” ad averle, anzi meglio, a possederle.
Siamo arrivati a questo, poveri noi! E’ successa la stessa cosa quando uscì la nuova Playstation (della quale non potevamo VERAMENTE fare a meno).
Come possiamo costruire un futuro di persone che ragionano, che costruiscono, che hanno voglia di condividere, se facciamo la coda di fronte a un negozio per accaparrarci per primi un telefonino per quanto bello e “desiderabile” ci appaia?
Ricordo mia nonna quando mi raccontava delle code davanti al panificio, in tempo di guerra...
Ci scocciamo per le file alla posta, alla cassa del supermercato, in banca e facciamo 60 ore di coda per il cellulare? E’ da cretini.
C’è gente (e la conosco personalmente!) che non naviga in buone acque, ma cambia il cellulare due volte l’anno, o fa le rate per il televisore al plasma. Mi dicono: “Beh, altrimenti sei out!”
“No, sei tu che sei out!” Out = fuori, sì, fuori di testa!
Questo caspita di telefono era atteso da un anno. Sarà stata una attesa dolorosa e spasmodica, immagino.
E la maggior parte di questi “appassionati” sono ragazzi, che magari neanche lavorano, e allora mi domando come possano dei genitori sensati assecondare questi desideri!
I giornali titolano: le famiglie non arrivano a fine mese … E’ vero, lo so. Ma allora come è possibile che si faccia la coda per un aggeggio che costa un patrimonio? Esistono cellulari in vendita a 29€, certo non faranno le foto, i filmati, o altre cavolate di questo tipo, ma ti permettono di fare e ricevere telefonate e messaggi. A questo serve un telefono, porca miseria!
La carta da lettera è in ribasso … non sappiamo più mettere due parole in croce, non sappiamo più scrivere, tanto basta un lessico tipo codice fiscale, senza vocali: tvtb e simili e riusciamo a capirci. E ascolto le conversazioni dei ragazzi sugli autobus … cose da non credere, “se io vorrei, se io saprei”. Ma i temi di italiano li facciamo ancora o li mandiamo via sms alla prof?
C’è una parte molto grande di questo pianeta che non ha un pugno di riso da mangiare. Non è un concetto banale, è la realtà. E con quale coraggio ci mettiamo in coda per accaparrarci ’sto telefono?
Vabbè, rallegriamoci, c’è un ragazzo a Roma che dopo non si sa quante ora di fila di fronte al rivenditore, ha messo in piedi una mini protesta contro i prezzi praticati dai gestori!
Allora io faccio una mini protesta contro tutti quelli che hanno perso ore di sonno e di chissà cos’altro per dare l’ennesima dimostrazione di superficialità. E non mi riferisco solo alle persone in coda …
“VERGOGNA!”


Stefania Salomone





DA REPUBBLICA.IT
TECNOLOGIA & SCIENZA

Da oggi il nuovo cellulare della Apple è in vendita in 21 paesi
Folle di appassionati si accalcano per averlo in tasca per primi
L’iPhone 3G arriva nei negozi
Code in Italia e nel mondo

In Giappone oltre 1500 persone accampate da giorni

Appassionati in coda davanti a un negozio di Roma
ROMA - Alla fine il suo giorno è arrivato. Atteso da più di un anno, il nuovo iPhone 3G, versione aggiornata dell’iPhone con funzioni UMTS, è giunto nei negozi di 21 paesi, compresa l’Italia , dove verrà venduto da TIM e Vodafone e da settembre anche da 3. Per celebrare il tanto atteso evento, vari negozi TIM sono rimasti aperti per vendere i primi "melafonini" già allo scoccare della mezzanotte. Gli appassionati più intransigenti si sono messi in fila nel tardo pomeriggio per essere i primi a tenere in mano il nuovo nato di casa Apple. Davanti a un negozio romano erano in 150. A spingerli a una notte in bianco la passione per l’azienda di Cupertino, definita "uno stile da vita" da Ciro, ventiduenne impiegato in un call center e primo romano ad acquistare l’iPhone. L’arrivo del melafonino non ha però spento le polemiche sui piani tariffari applicati in Italia, su cui l’antitrust ha aperto un fascicolo proprio ieri. Persino nella notte, davanti al negozio di piazza Colonna a Roma, uno studente di 25 anni ha messo in piedi una mini protesta contro i prezzi praticati da Tim e Vodafone.
L’entusiasmo per l’arrivo dell’iPhone ha coinvolto anche Milano. nel capoluogo lombardo si è formata una coda di oltre 300 metri davanti al negozio della Galleria Vittorio Emanuele II.
Giappone. Code notturne e veri e propri accampamenti hanno unito tutti i paesi in cui è arrivato il nuovo cellulare. Tra tutti il caso emblematico è quello del Giappone. Nella patria dell’Hi Tech 1500 persone sono rimaste in attesa (alcune anche per giorni) davanti allo store dell’operatore Softbank, a Tokyo. Il "vincitore" della corsa al "melafonino" è stato un venticinquenne di Nagoya, città distante 300 chilometri dalla capitale, che ha passato gli ultimi tre giorni sul marciapiede di fronte al negozio.
Nuova Zelanda. Erano invece in 400 ad aspettare al freddo davanti al centro Vodafone di Auckland in Nuova Zelanda. Il ventiduenne Jonny Gladwell è stato con tutta probabilità il primo al mondo ad acquistare l’iPhone: un primato che gli è costato 60 ore di attesa. Dopo tutta la fatica fatta per averlo ha dichiarato di volerlo solo mettere sotto carica, smanettarci un po’ e farsi una lunga dormita nel letto caldo di casa sua.



Venerdì, 11 luglio 2008